Il corpo di una donna senza vita è stato ritrovato sulla riva a Porto Sant’Elpidio, provincia di Fermo. Si tratta di una 30enne di origini moldave senza documenti, arrivata in Italia da pochi giorni con un visto turistico. Nessun segno evidente di violenza sulla vittima, morta secondo i primi riscontri già da diverse ore, trovata con solo reggiseno e maglietta indosso, svestita dalla vita in giù. A fare la macabra scoperta è stata una donna che passeggiava sulla riva. “Ero appena arrivato” – ha raccontato al Corriere Adriatico il gestore dello chalet di fianco – “e stavo tirando su la serranda quando ho visto una donna passeggiare e di colpo fermarsi, mi sono avvicinato e ho visto il cadavere, era scuro in volto e il resto bianco come un lenzuolo”.

Sul posto è giunto l’ispettore capo della Squadra mobile della questura David Cinti con diverse pattuglie e la Scientifica della polizia, in seguito sono arrivati anche i carabinieri della locale stazione con il comandante Corrado Badini per fornire supporto, insieme anche al sindaco Massimiliano Ciarpella, con il vice Andrea Balestrieri e gli assessori Enzo Farina e Marco Traini. Un testimone ha dichiarato di aver visto la ragazza passeggiare sul lungomare nei giorni scorsi insieme a due ragazzi, mentre alcuni residenti del quartiere Faleriense riferiscono di averla vista nei dintorni: “Era con uno con la barba e c’è stato un po’ di casino, un uomo si è messo a urlare come un matto e faceva parte della comitiva”. Gli investigatori si stanno concentrando sulla raccolta delle testimonianze congiuntamente all’analisi delle immagini delle telecamere di sorveglianza della zona. Nessun’ipotesi è al momento esclusa. Il corpo della donna si trova attualmente nell’obitorio di Fermo a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Quello di lunedì è il secondo ritrovamento di un cadavere nella stessa zona: Sempre a Porto Sant’Elpidio, solo il 18 agosto scorso, è stato ritrovato anche il corpo di un 35enne del luogo, Mattia Casturà. Il cadavere del giovane galleggiava in acqua a circa 300 metri dalla costa ed è stato rinvenuto da alcuni ragazzi in kitesurf. Inizialmente si è pensato che si trattasse di annegamento – tanto che appena allertati i bagnini si sono tuffati in acqua per salvarlo – ma in seguito è stato accertato che il decesso risaliva almeno a 10-12 ore prima. Il corpo del giovane, che indossava solo un paio di mutande, era coperto di lividi. Sul caso proseguono le indagini.

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