Il re ha deciso di affidare al leader del Partito popolare, Alberto Nunez Feijòo, l’incarico di formare il governo. Lo ha annunciato Francina Armengol, la neo eletta presidente del Congresso, parlando dalla Camera bassa dopo aver incontrato il re Felipe VI al Palazzo della Zarzuela di Madrid. Il Capo dello Stato si è trovato di fronte alla situazione senza precedenti di avere due aspiranti da nominare: Feijóo, che ha vinto le elezioni del 23 luglio e gode del sostegno convinto di 172 deputati (quattro in meno della maggioranza assoluta) e il socialista Pedro Sánchez, premier ad interim del Psoe, capace nei giorni scorsi di tessere l’alleanza necessaria per far eleggere Armengol, sua compagna di partito, alla presidenza del Congresso. La presidente del Congresso Armengol, rispondendo alle domande dei cronisti, ha affermato che ora si metterà in contatto con il popolare per sapere la sua opinione riguardo alla data migliore per celebrare il dibattito d’investitura. “Parlerò con lui, capirò le sue ragioni” e “prenderò la decisione adeguata”, ha detto.

Feijóo ha ringraziato il re: “Daremo voce agli oltre 11 milioni di cittadini che vogliono cambiamento, stabilità e moderazione con un governo che difenda l’uguaglianza di tutti gli spagnoli”, ha affermato il popolare su X, accettando l’incarico. Alle elezioni del 23 luglio il Pp ha aumentato il suo vantaggio sul Partito Socialista, ma nessuno dei due blocchi ha ottenuto la maggioranza assoluta. Il principale partito conservatore ha ottenuto 136 seggi contro i 122 del Psoe mentre l’ultradestra di Vox – contrariamente alle attese – ha perso terreno rispetto al 2019 con 33 seggi contro i 52 precedenti. Feijóo, che punta a un esecutivo monocolore del Pp, al momento può contare sul voto a favore, oltreché dei deputati popolari, di Vox che lo appoggerà senza entrare in un eventuale governo, di Coalicion canaria e di Upn. Il popolare ha riferito che da lunedì inizierà le consultazioni con i vari gruppi parlamentari.

Oltre a Feijóo, Felipe VI ha ricevuto in giornata anche premier ad interim, Pedro Sanchez. Entrambi i leader hanno manifestato al capo di Stato la loro disponibilità a essere indicati come candidati per la formazione del nuovo governo e si sono detti pronti a presentarsi alla sessione d’investitura al Congresso dei deputati. A intervenire per primo è stato Sanchez che, in conferenza stampa alla Moncloa, ha sostenuto che il Psoe è “in condizioni” di “raccogliere il sostegno parlamentare necessario” per la formazione del governo, come già dimostrato nell’elezione della presidenza del Congresso dei deputati. Il socialista ha affermato che Feijóo non ha i numeri al Congresso, che la sua ipotetica investitura “fallirebbe” e che dunque “non c’è altra alternativa a un governo progressista”. Sanchez, che si è mostrato sicuro delle sue possibilità, può contare sull’appoggio dei 31 deputati della piattaforma progressista Sumar, guidata dalla ministra del Lavoro ad interim Yolanda Diaz, ma non ha ancora chiuso gli accordi essenziali per la sua investitura con gli indipendentisti catalani di Junts, partito dell’ex presidente della Generalitat Carles Puigdemont, né con quelli di Erc. Al momento avrebbe dunque garantiti 152 voti che potrebbero arrivare a 178 se chiuderà un accordo con le forze politiche con cui sta negoziando, come successo con l’elezione della presidente del Congresso.

Feijóo, al termine dell’incontro con il re, ha messo in chiaro che se avesse avuto l’incarico lo avrebbe accettato. Il popolare ha rivendicato di aver “vinto le elezioni” del 23 luglio, di essere il leader del partito politico più votato e di avere già 172 voti a favore. “Siamo a soli 4 seggi dalla maggioranza assoluta”, ha detto, affermando poi che con Vox sono stati chiariti i malintesi, sorti durante l’elezione dell’ufficio di presidenza del Congresso dei deputati. In mattinata Santiago Abascal, presidente di Vox, ha annunciato di aver comunicato al re il sostegno a un’ipotetica investitura di Feijóo, a patto che il Pp rispetti alcune condizioni che si possono riassumere con il non isolare il partito di ultradestra. “Con il presidente di Vox abbiamo una relazione di normalità democratica, per proteggere la nazione e difendere la costituzione”, ha assicurato Feijóo. Dopo il suo intervento, Abascal ha espresso soddisfazione per le parole del popolare e ha parlato dell’inizio di una “nuova fase di collaborazione tra due formazioni molto diverse, molto distanti, ma capaci di rispettarsi e di accordarsi quando necessario”. Se il popolare non dovesse ottenere la fiducia dal Congresso, il re potrà tenere un nuovo giro di consultazioni con i partiti politici e indicare un altro candidato che in questo caso sarebbe il socialista Pedro Sanchez.

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