Sono in tutto 22 le persone arrestate in Grecia per aver violato le norme sull’occupazione dello spazio pubblico sulle spiagge durante controlli effettuati a Paros, Rodi e Mykonos. Da alcune settimane è infatti in corso in varie località marittime greche la cosiddetta “rivolta degli asciugamani”, una protesta portata avanti da cittadini che occupano porzioni di spiaggia privatizzati illegalmente da gestori balneari, che operano talvolta oltre i limiti delle loro concessioni, quando non del tutto irregolarmente, impedendo l’accesso alle spiagge a chi non affitta ombrelloni e lettini.

A Mykonos 18 persone sono state sorprese mentre installavano una piattaforma metallica di 380 metri quadrati su una spiaggia senza permesso. Fermato anche un gestore di un’attività commerciale che aveva collocato 16 ombrelloni e 4 lettini in uno spazio di pochi metri quadrati, senza alcuna autorizzazione. A Paros un altro imprenditore aveva piazzato illegalmente ben 206 set di lettini e ombrelloni lungo la spiaggia, così come il gestore di una struttura ricettiva che, sempre senza permesso, aveva disposto 12 ombrelloni, 24 lettini, una recinzione lunga cinque metri e un gazebo in legno abusivamente.

A Rodi, infine, un gestore di un negozio è stato arrestato per aver piazzato 136 ombrelloni e 272 lettini, alcuni dei quali a meno di 5 metri dalla battigia, impedendo così al pubblico di accedere liberamente al mare. Nella stessa area erano stati sistemati anche 220 tavoli e sedie, oltre a strutture fisse in legno, senza le autorizzazioni richieste né l’approvazione della direzione archeologica.

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