Al Foro Italico di Roma Federica Pellegrini fu incoronata – per sempre – la regina del nuoto italiano. Erano i Mondiali 2009, l’epoca dei supercostumi che poco dopo furono banditi dalla Federazione internazionale. Una Pellegrini che ancora doveva compiere 21 anni aveva già conquistato un anno prima a Pechino il primo oro olimpico al femminile della storia del nuoto. Era già una star, a Roma divenne la Divina, soprattutto per quella gara dei 200 metri stile libero che probabilmente resta il manifesto della sua classe e potenza: 8 vasche nuotate in 1’52″98. Un record mondiale rimasto imbattuto per 14 anni, fino ad oggi: a superare Pellegrini ci è riuscita l’australiana Mollie O’Callaghan, una outsider diventata la nuova regina della specialità con l’oro ai mondiali di Fukuoka, in Giappone, grazie a un pazzesco 1’52”85.

Tredici millesimi che riscrivono la storia. Perché il “manifesto” di Pellegrini aveva retto a una intera nuova generazione di giovani talenti. Certo, il suo record arrivò grazie ai costumi supertecnologici di materiale plastico che poi non furono più consentiti. Infatti, a Roma nel 2009 ci furono ben 43 nuovi primati mondiali. Tutti gli altri però sono comunque caduti nel corso degli anni, tranne il record di Pellegrini, il più longevo. D’altronde, con un bottino di due medaglie d’oro e tre record del mondo battuti, a Roma Pellegrini venne eletta “Atleta dei campionati” insieme all’americano Michael Phelps.

Un altro gigante del nuoto che ha visto il suo record nei 400 misti cadere in Giappone, superato dal francese Leon Marchand. Quasi come fosse un segno del destino. Oggi in una intervista su Repubblica la nuotatrice italiana aveva dichiarato di essere “pronta” a veder cadere il suo primato. “Me lo aspetto”. E aveva aggiunto: “A livello romantico mi piace che cada nello stesso momento in cui è caduto per mano di Marchand l’ultimo di Phelps, nei 400 misti, potrebbe anche starci. Dispiace sempre, ma ci sta”.

“Se riesce a farlo come penso, chapeau. A questo punto credo sia anche giusto”, aggiungeva Pellegrini, riferendosi all’australiana Ariarne Titmus. Ma a riuscirsi è stata l’altra australiana, O’Callaghan, che con questo incredibile 1’52”85 si è messe alle spalle la connazionale e la canadese Summer McIntosh. Ora il nuovo record del mondo nei 200 stile libero femminile è suo. Difficilmente, però, durerà per altri 14 anni.

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