Devastazione al Nord. Caldo sempre più asfissiante altrove. Il bollettino degli effetti della crisi climatica in Italia oggi fa registrare l’ennesimo evento estremo, questa volta a Milano e in Brianza, dove una donna è morta a Lissone, schiacciata da un albero caduto a causa della tempesta. Il tutto a tre giorni dalla tromba d’aria a Cernusco sul Naviglio. E, soprattutto, mentre nel resto d’Italia il caldo asfissiante non accenna a dare tregua. A Olbia, ad esempio, tre aerei non sono riusciti ad atterrare perché la temperatura dell’asfalto superava i 47 gradi e rischiava di non rendere sicuro l’atterraggio. Vicino Cagliari, invece, un uomo di 71 anni è morto a causa di un malore con tutta probabilità causato dal caldo torrido.

Nubifragio al Nord: un morto a Lissone – La donna di 58 anni morta a Lissone stava camminando per andare al lavoro: in via Braille è stata colpita da un albero crollato sulla strada all’improvviso, senza lasciarle scampo. Sul posto sono intervenuti i soccorritori del 118 e vigili del fuoco, unitamente alla Protezione Civile. I paramedici hanno accertato che fosse già deceduta al loro arrivo, ma quando sono riusciti a liberarla, hanno tentato comunque di rianimarla, purtroppo senza successo. Tre persone hanno subito la stessa sorte ma hanno riportato solo alcune ferite. Per quanto riguarda i danni alle cose, da registrare in tutta la zona tetti scoperchiati, alberi caduti e varie linee metropolitane e ferroviarie interrotte. Ancora parziale la conta dei danni provocati dalle forti precipitazioni, durate appena pochi minuti ma sufficienti per rendere necessario l’intervento dei Vigili del fuoco in numerosi punti colpiti dalle violente raffiche di vento, con più di 100 chiamate arrivate in particolare dall’area dell’hinterland Ovest della città.

Due donne si sono viste crollare addosso degli alberi mentre si trovavano all’interno della propria vettura e sono state trasportate in ospedale in condizioni non gravi; stesso destino per una terza persona rimasta ferita dal nubifragio. A Villa Cortese un altro cittadino è rimasta bloccata all’interno del proprio garage allagato ed è stato soccorso dai sommozzatori dei Vigili del fuoco.

Disagi e interruzioni anche lungo la rete ferroviaria, con particolare danni nella stazione di Monza, completamente impraticabile a causa dei detriti trasportati dal venti sui binari. Qui una donna è stata trascinata dal flusso dell’acqua ed è precipitata per circa dieci metri fino a finire in un sottopasso, dove è stata salvata mentre stava per annegare. La 62enne è stata trasportata al San Gerardo di Monza ed è ora in buone condizioni. Chiusa anche la stazione ferroviaria di Gallarate. I tecnici di Rfi e di FerrovieNord stanno cercando di ripristinare i tratti in cui la circolazione risulta è interrotta, ma per quanto riguarda la stazione di Monza – punto di snodo da Milano verso Como, Lecco e Sondrio – fanno sapere che il primo treno in partenza da Porta Garibaldi per il capoluogo lariano non riuscirà a partire prima delle 19. Il Centro funzionale monitoraggio rischi della Regione Lombardia ha emanato un’allerta arancione per possibili temporali nelle prossime 24 ore, mentre l’Atm fa sapere che “la caduta di alberi in diverse strade ha danneggiato alcuni tratti della rete elettrica di alimentazione dei nostri mezzi e ha imposto la chiusura di strade. Diverse nostre linee sono deviate”. L’ennesimo evento estremo si contrappone alla situazione di caldo estremo, con eventi sempre più estremi si ripetono al Nord mentre al Centro-Sud continua ad imperversare l’ondata di calore che in molti già chiamano “Caronte bis”.

Al Sud aerei dirottati per il caldo estremo: 16 le città ancora da bollino rosso – Tre aerei EasyJet non sono potuti atterrare a causa dei 47 gradi registrati nella pista di atterraggio all’aeroporto di Olbia. I voli provenienti da Amsterdam e da Milano sono stati dirottati su Cagliari, quello proveniente da Parigi sull’aeroporto di Alghero. In Sicilia intanto si sfiora la soglia dei 48 gradi con i 47,6 °C registrati a Catania, un primato condiviso con il comune di Priolo (provincia di Siracusa). Situazione simile ma cause diverse per il volo della compagnia Delta Dl 185, partito da Milano Malpensa e diretto a New York JFK: è stato dirottato sull’aeroporto di Fiumicino “dopo aver incontrato condizioni meteorologiche avverse dopo il decollo”, come ha fatto sapere la compagnia. Il volo è atterrato poco prima delle 14 allo scalo romano “in sicurezza ed i passeggeri sono sbarcati normalmente”. “L’aereo ha subito alcuni danni durante il maltempo che sono in fase di revisione da parte del nostro team di manutenzione locale” ha precisato la compagnia. Le immagini circolate in rete hanno evidenziato danni enormi alla carlinga e alle ali del velivolo, con tutta probabilità finito al centro di una tempesta di grandine. La temperatura record, inoltre, dovrebbe esser stata la causa del malore che ha ucciso un uomo di 71 anni vicino Cagliari: si è sentito male mentre si trovava al volante della sua auto, ha perso il controllo del veicolo ed è finito contro un’altra macchina in sosta. Un bracciante agricolo di 50 anni, invece, è morto dopo aver accusato un malore mentre lavorava in un campo a Montalto di Castro. Si tratta del quinto lavoratore il cui decesso viene collegato al caldo intenso di queste settimane.

Città da bollino rosso – Martedì, del resto, saranno ancora 16 le città contrassegnate dal bollino rosso di allerta caldo del ministero della Salute, mentre per mercoledì 26 luglio si osserva un drastico cambiamento delle condizioni meteo con i bollini rossi che diventano solo due, a Bari e Catania. Le 16 città in rosso sono Bari, Cagliari, Campobasso, Catania, Civitavecchia, Firenze, Frosinone, Latina, Massina, Napoli, Palermo, Perugia, Pescara, Reggio Calabria, Rieti, Roma. Il 26 luglio cambia il quadro meteorologico: città rosse sono Bari e Catania. Il resto delle città – sulle 27 monitorate – sono classificate con bollino giallo (16 città) e verde (9 città). Un cambiamento significativo dal 25 al 26 luglio si registra in 14 città che passano dal bollino rosso al giallo (sono Cagliari, Campobasso, Civitavecchia, Firenze, Frosinone, Latina, Messina, Napoli, Palermo, Perugia, Pescara, Reggio Calabria, Rieti, Roma). Discorso a parte merita il Molise. Lunedì a Ururi, comune dell’entroterra in provincia di Campobasso, sono stati toccati i 42.4 gradi. È il valore più alto mai registrato”. A Campobasso si viaggia tra 36.8 e 37.5 gradi.

Ospedali in affanno – Il caldo estremo ha fatto sentire i suoi effetti sugli ospedali. “Stiamo registrando un aumento medio di accessi del 30% e le aziende sanitarie e ospedaliere stanno modulando la capacità di accoglienza, con posti letto aggiuntivi nelle medicine interne o ambulatori dedicati ai codici minori per alleggerire il carico di accessi nei pronto soccorso”, spiega il presidente della Fiaso, Giovanni Migliore. Un altro ambito che ha risentito in maniera pesante di questo luglio rovente è quello del lavoro. “A luglio – dice a LaPresse, Giacomo Caudo, presidente nazionale della Fimmg, Federazione italiana medici di medicina generale, c’è stato un forte aumento – circa il 40% – di persone che hanno accusato dei disturbi derivanti dal caldo estremo di questi giorni e che, per questi disturbi, si sono assentate dal lavoro. Molti si sono recati in ambulatorio dopo essersi sentiti male. Il problema è che molto spesso, la maggior parte dei pazienti non fa un collegamento tra il malessere e il caldo”. Circa i sintomi che si manifestano nei pazienti Caudo evidenzia che si tratta di “abbassamento di pressione, la sensazione di mancamento e problemi di natura circolatoria che si manifesta, per esempio, con i piedi gonfi”. Per quello che riguarda l’identikit dei pazienti maggiormente colpiti dal grande caldo, si tratta – dice – “prevalentemente di persone di sesso femminile con un’età superiore ai 55 anni“.

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