“Le storie di Regeni e Zaki sono incomparabile. Zaki è un simpaticone che verrà in Italia, imparerà due parole nella nostra lingua, finirà l’Università e verrà candidato in una qualche lista“. Sono le parole del giornalista Paolo Mieli, che ospite a L’aria che tira, su La7, ha commentato la vicenda che ha portato alla liberazione – dopo la grazia decisa dal presidente egiziano al-Sisi – di Patrick Zaki. Le parole dell’ex direttore de il Corriere della Sera hanno suscitato più di una polemica per la scarsa delicatezza con cui ha “inquadrato” la vittima di una storia fatta di sofferenze e soprusi. “Al-Sisi? Una persona notevolemente intelligente e poco studiata in Italia” ha aggiunto Mieli.

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