“Esponenti e giornali di destra accusano Patrick Zaki di ingratitudine? La parola ‘ingratitudine’ è totalmente fuori luogo, perché non si capisce perché Zaki avrebbe dovuto mostrare più del necessario quella riconoscenza che ha espresso con parole molto chiare. Lui è un attivista politico per i diritti civili e in palese contrasto col governo egiziano. E quindi ha scelto una linea molto seria: distinguere la propria persona dall’accordo tra governi”. Così a In Onda Estate (La7) lo storico Luciano Canfora si esprime sulle polemiche circa l’ingratitudine di Patrick Zaki per aver rifiutato il volo di Stato offerto dal governo Meloni , dopo essere stato graziato dal presidente egiziano Al Sisi per la condanna a tre anni dal tribunale di Mansura.

Circa l’accordo tra il governo Meloni e Al Sisi sulla grazia concessa a Zaki, Canfora ricorda: “Si è detto, magari a torto, che avesse delle conseguenze sul caso Regeni. Non lo sappiamo e probabilmente non è neanche vero, però lo si è sospettato”.
E aggiunge, a voler ribadire l’inutilità delle polemiche: “Per il governo italiano è stato un buon risultato poter mostrare all’opinione pubblica interna ed estera che è riuscito a ottenere da un personaggio molto poco democratico come Al Sisi una grazia subito dopo la condanna del cosiddetto tribunale contro Zaki. Quindi, il governo ha già incassato un buon risultato“.

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