È terminato il confronto tra la ministra del Lavoro, Marina Calderone, e le parti sociali sull’emergenza caldo. A quanto si apprende, sarebbe stato convocato un nuovo round per lunedì 24 luglio, che dovrebbe avere al centro la questione della gestione degli ammortizzatori sociali. Accanto anche la necessità – spiegano le fonti – di sensibilizzare e informare, valorizzando gli strumenti informativi già esistenti, in particolare con l’Inail. “Riteniamo sia indispensabile fronteggiare l’emergenza con interventi immediatamente operativi e contemporaneamente è fondamentale individuare delle misure strutturali perché il riscaldamento climatico non è un evento eccezionale”, afferma la segretaria confederale della Cgil Francesca Re David, al termine dell’incontro. “La ministra Calderone ha proposto di proseguire il confronto per addivenire a un protocollo ma a nostro avviso, in questo caso, non c’è tempo. La situazione è drammaticamente urgente. La Uil ha chiesto un decreto immediato che fermi le attività lì dove si superino i 32/33 gradi”. Lo dichiara la segretaria confederale della Uil, Ivana Veronese, al termine del tavolo al ministero del Lavoro sull’emergenza caldo. L’incontro è stato convocato dopo una serie di tragici decessi che si sono verificati in questi giorni nell’ambito di una tendenza in corso da alcuni anni.

“Ci sono settori e mansioni nell’edilizia, nei cantieri stradali, nell’agricoltura, nella logistica con riferimento, in particolare ma non solo, ai rider, dove non si possono attendere le decisioni delle aziende per concedere alle lavoratrici e ai lavoratori gli ammortizzatori sociali, altrimenti continueranno a verificarsi decessi sul lavoro. E questo non è accettabile”, sottolinea. “I datori di lavori – prosegue – devono sapere che hanno l’obbligo, anche negli ambienti chiusi, di fermare le attività con le alte temperature e di fare ricorso agli ammortizzatori sociali”.

“Gli interventi per le semplificazioni normative, relative sia alla cassa integrazione ordinaria che alle modalità organizzative più utili per fronteggiare l’emergenza climatica in atto, devono essere ben tarati alle tipologie di attività nei diversi settori e alle mansioni svolte, poiché è evidente che ci siano impatti differenziati”. È questa la posizione espressa da Confcommercio al tavolo convocato dalla ministra del Lavoro e delle Politiche sociali, Marina Elvira Calderone.

– “Considerate le elevate temperature che superano i 40 gradi, e che saranno previste anche per le prossime settimane, vanno adottate con urgenza misure che riducano i rischi per garantire la salute e la sicurezza dei rider“, dichiara in una nota la Fit-Cisl. I sindacati dei lavoratori dell’edilizia e delle costruzioni dell’Umbria, Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil, hanno invece inviato una lettera alle associazioni datoriali, Confindustria, Ance, Cna, Confartigianato e Confapi. “Chiediamo da subito che vengano date immediate indicazioni alle imprese sulle valutazioni da fare e le azioni da mettere in campo per contrastare le ondate di calore estremo che stanno interessando il nostro territorio, affinché, in collaborazione con le rappresentanze sindacali si proceda a modifiche temporanee all’organizzazione del lavoro”. È quanto sollecitano.

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