Lo stadio San Siro, che per Milan e Inter è vecchio e va demolito, non solo sarà la sede della cerimonia d’apertura delle Olimpiadi 2026. No, ospiterà anche la finale di Champions League nello stesso anno o nel 2027. Dopo la conferma dell’Uefa, è arrivato anche il commento del sindaco Giuseppe Sala: “Ovviamente ho fatto i salti di gioia”. Eppure lo stesso primo cittadino, la sua giunta e la sua maggioranza hanno dato più volte il via libera ai vari passaggi del progetto di demolizione del Meazza per la costruzione di un nuovo impianto privato gestito dai due club. Un progetto che si è arenato nel corso della primavera, per diversi motivi, compreso un possibile vincolo sullo stadio: “Mi aspetto entro fine mese una decisione sul vincolo, che potrebbe cambiare il percorso. Perché se dovesse essere vincolato, salta il nostro progetto di costruire un nuovo stadio in quell’area. Aspettiamo, è inutile fare illazioni oggi”.

Il cortocircuito riguarda proprio la fretta nel voler demolire l’attuale San Siro e nel frattempo candidarlo ad ospitare la più importante partita di calcio per club fra tre o quattro anni. Il Meazza ha fatto registrare una media di 70mila spettatori per tutta l’ultima stagione, sia che giocasse l’Inter sia che giocasse il Milan. In queste settimane è diventato teatro di una ventina di concerti, fra artisti italiani e internazionali. Eppure nessuno per ora prende in considerazione l’ipotesi di una ristrutturazione, necessaria, anche seguendo l’esempio del Camp Nou di Barcellona, al centro di una importante opera di rinnovamento che prevede di fatto la trasfigurazione del vecchio stadio, senza tuttavia cancellarne la storia.

Mentre pensa a come demolire il suo stadio, Milano si candida per l’atto conclusivo della Champions League. Come ha comunicato l’Uefa, per gli anni 2026 e 2027 l’unica altra candidatura è arrivata dalla Puskas Arena di Budapest. Di conseguenza, al Meazza si giocherà quasi sicuramente una delle due finali. La certezza la si avrà nel maggio 2024. “Reduce dalla sfortunata finale di Istanbul per i miei colori, ma entusiasmante perché ho rivisto un’altra volta cosa vuol dire per una città ospitare la finale di Champions League, quando il presidente della Figc Gabriele Gravina mi ha chiamato per chiedermi se eravamo interessati a ospitare a San Siro la finale di Champions League, ovviamente ho fatto i salti di gioia”, ha detto Sala, spiegando che “siccome ci sono due candidati, noi e Budapest, per i due anni (2026 e 2027, ndr), uno dovrebbe essere a Milano”.

La speranza del primo cittadino è che il capoluogo lombardo possa ospitare la finale nel 2026. “Ovviamente ho detto a Gravina ‘nel 2027 non sarò più sindaco, quindi vedi di portarla a casa per il 2026′. Spero che ci riesca e conto molto per il 2026, se poi sarà 2027 andrà bene lo stesso per Milano”, ha concluso Sala. Poi il sindaco ha parlato dei progetti di Milan e Inter per il nuovo stadio: “Il piano B al momento non c’è, capisco le squadre che si vogliono muovere su altre realtà. Ho offerto al Milan in particolare l’area di viale Puglie che è decisamente adatta, ma che è di privati e che fanno i loro interessi“, ha aggiunto.

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