Calenda ha annunciato che, oltre ad Alessio D’Amato, altri del Pd passerano ad Azione? Non mi sembra un’idea geniale passare con il Terzo Polo nel momento in cui sta già esplodendo e non ha un progetto politico chiaro. Poi in politica ognuno è libero di fare le sue scelte, ma andare via dal Pd nel momento in cui siamo il perno dell’opposizione è un errore. Senza il Pd non c’è la possibilità di costruire un’alternativa alla destra”. Così il deputato del Pd Matteo Orfini risponde al giornalista Lanfranco Palazzolo di Radio Radicale sulle dichiarazioni rese oggi dal leader di Azione, Carlo Calenda, soffermandosi in particolare su Alessio D’Amato: “Mi dispiace che sia andato via perché è un amico, lo stimo e l’ho sostenuto con grande convinzione. Ho parlato a lungo con lui e so che non ha condiviso alcune scelte della segreteria del Pd, ma io gli ho sempre detto che quando non si condivide la scelta del segretario, si resta nel partito e si lavora per cambiare quella decisione o per correggerla. A me, per esempio, è capitato tantissime volte di essere in minoranza e sono ancora qua”.

Orfini bolla come pretesto le polemiche sollevate da D’Amato sulla battuta pronunciata da Beppe Grillo un mese fa sulle ‘brigate di cittadinanza’: “Quelle di Grillo restano solo sciocchezze, che tutti nel Pd abbiamo condannato. La reazione di D’Amato in realtà raccontava una sofferenza e un travaglio che avevano radici più profonde e che infatti lo hanno portato a lasciare il Pd”.
“Ma lei pensa che dopo le europee Calenda tornerà da voi?”, chiede il giornalista.
“Non mi pare. Se Calenda sentisse queste sue parole, la querelerebbe“, risponde scherzosamente Orfini.

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