Quella plusvalenza da un milione di euro in meno di un’ora è finita tra gli atti dell’inchiesta della Procura di Milano su Visibila. La compravendita della villa a Forte dei Marmi, in Versilia, realizzata da Dimitri Kunz, compagno della ministra Daniela Santanchè, e Laura Di Cicco, moglie del presidente del Senato Ignazio La Russa, ha attirato l’attenzione dell’Unità di Informazione Finanziaria della Banca d’Italia, che ha trasmesso alla Guardia di Finanza la Sos (segnalazione di operazione sospetta). Questa segnalazione è ora tra le carte dell’indagine per bancarotta e falso in bilancio coordinata dal pm Maria Gravina e dall’aggiunto Laura Pedio in cui Santanchè e il suo compagno sono indagati: la ministra e senatrice è stata azionista di controllo e amministratrice di Visibilia, il suo compagno Kunz era fino a pochi mesi fa amministratore unico del gruppo editoriale.

I fatti – L’affare della villa che ha riguardato le famiglie dei due esponenti di Fratelli d’Italia si è perfezionato il 12 gennaio scorso tra le ore 9.20 e le 10.18, in due differenti studi notarili di Milano. Prima, il duo Kunz-Di Cicco ha concluso l’acquisto della residenza di lusso da 350 metri quadrati comprandola dal sociologo Francesco Alberoni (per tramite della sua procuratrice speciale, l’avvocata Elisabetta Nati). Prezzo: 2,45 milioni. Passati 58 minuti, il compagno di Santanchè e la moglie di La Russa hanno venduto la stessa villa al manager milanese Antonio Rapisarda, che l’ha pagata 3,45 milioni di euro. Esattamente un milione in più.

È proprio per questa plusvalenza da capogiro che si è mossa la speciale unità di Bankitalia. L’affare è ora al vaglio dei pm di Milano per valutare possibili ipotesi di reato. “Gli ho fatto un favore certamente, ma non è altro che una classica compravendita”, ha detto l’imprenditore Rapisarda interpellato da Il Domani, che per primo ha svelato l’operazione. La moglie di La Russa e il compagno di Santanchè firmano il preliminare di vendita il 22 luglio scorso, quasi un anno fa. Già dal 5 luglio però Di Cicco e Kunz avevano accesso all’immobile per cominciare i lavori di manutenzione. Passano tre mesi e il 7 ottobre il duo firma il preliminare di vendita con Rapisarda. Le due operazioni, l’acquisto della villa e la sua cessione, si completeranno poi lo stesso giorno: il 12 gennaio 2023 appunto.

La replica – Dimitri Kunz mercoledì sera in una nota aveva spiegato che “l’effetto scandalistico basato sui ’58 minuti’ tra l’acquisto e la rivendita è intenzionalmente impressionistico e sostanzialmente falso. L’operazione immobiliare in oggetto, durata più di un anno, nasce su precisa richiesta del venditore professor Alberoni, assistito da una avvocatessa milanese. Il prezzo di vendita è esattamente quello richiesto dallo stesso professore per l’immobile che era frutto di una eredità non chiusa con sette coeredi, legatari e asseriti creditori. Al professore, sono stati versati molti mesi prima (e non 58 minuti) durante il preliminare di vendita, una parte del prezzo richiesto e accettato”. Poi “è stato individuato, dopo lavori di miglioria dell’immobile, un compratore fortemente interessato che ha provveduto a sua volta a rogitare non appena è stato giuridicamente possibile (i famosi 58 minuti). Compratore che era consapevole del prezzo pagato al professore e della continua crescita del valore delle case in Versilia. Il guadagno infine, risulta assai minore di quello riferito dal quotidiano Domani tenuto conto dei non lievi costi sostenuti per l’immobile, la alta tassazione sul reddito e sulla plusvalenza”.

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