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La legge europea sulla natura può cambiare le cose: che il Parlamento dimostri da che parte sta

La legge europea sulla natura può cambiare le cose: che il Parlamento dimostri da che parte sta
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di Antonella Galetta

Il Manifesto per la Natura, sottoscritto da 150 organizzazioni italiane e territoriali e da un gran numero di scienziati, si conclude sottolineando che la legge europea sulla Natura che verrà votata l’11 luglio può essere un’opportunità per cambiare veramente le cose. Il Parlamento europeo lo approvi convintamente!

Questa legge è un’occasione per rigenerare la natura e garantire sostenibilità, futuro e benessere per i cittadini. Bisogna ripristinare almeno il 20% del territorio terrestre e marino dell’Unione Europea, gli ecosistemi andati persi a causa dell’uomo, rinaturalizzare i corsi fluviali abbattendo le barriere artificiali dove creano più danni che benefici, reinserire elementi naturali negli agroecosistemi, per un’agricoltura più sana e ricca di biodiversità. Aumentare le foreste, rinverdire le città. Questi sono solo alcuni punti che la Nature Restoration Law si pone e che, qualora approvata, potrà perseguire negli stati membri, Italia compresa.

Altri benefici: il contributo alla crisi climatica in termini di adattamento e mitigazione. Un territorio più sano e meno soggetto ad alluvioni. Come potete osservare, questa legge europea per la natura, è un’occasione per tutti noi in uno scenario preoccupante. Lo scorso anno in Italia, è stato modificato l’articolo 9 in Costituzione: lo Stato deve rimuovere gli ostacoli per la tutela della natura e della biodiversità.

Ora i politici del Parlamento europeo devono dimostrare da quale parte stare. Il mese di maggio la natura in Emilia Romagna ha dimostrato tutta la sua violenza, in barba ai negazionisti del clima. Dopo due soli giorni di pioggia ininterrotta… la catastrofe. I politici devono seguire l’Ipcc (report sul cambiamento climatico degli scienziati) per mettere in atto tutte le misure per non superare 1,5 gradi di temperatura entro il 2050, sennò gli scenari per le nostre città saranno indescrivibili.

Noi ambientalisti chiediamo a gran voce che l’11 luglio gli europarlamentari diano il via con il loro voto a favore della Legge sulla Natura, a una nuova economia sociale e politica. Bisogna mettere al centro la Natura che è parte dell’uomo.

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