La Commissione europea ha aperto un’indagine sulla proposta avanzata da Amazon di acquisire iRobot Roomba, la società che produce e commercializza soluzioni altamente tecnologiche (veri e propri robot) per la pulizia automatizzata della casa. L’indagine dell’Ue dovrà far luce sui rischi e gli scenari che questa transazione aprirebbe, primo fra tutti quello di una possibile limitazione della concorrenza. Già ora gli Amazon Stores sono infatti un importante canale di vendita per i robot di Roomba in numerosi Paesi europei e, con l’acquisizione, Amazon potrebbe collocare i rivali di iRobot in una posizione svantaggiata sul proprio mercato online, favorendo ad esempio i prodotti Roomba nei risultati di ricerca oppure facendo pagare di più ai concorrenti per promuovere i loro prodotti sugli Amazon Stores. Il timore è che il ruolo già dominante di Amazon nel commercio elettronico possa permettere all’azienda di controllare la visibilità dei prodotti in maniera preoccupante.

Ma le conseguenze di questa acquisizione non si fermano all’elemento della concorrenza. La Commissione europea guarda molto anche ad Alexa – l’assistente vocale del colosso mondiale – e alla protezione dei dati dei consumatori. C’è infatti la possibilità che Amazon scelga di impedire ai concorrenti di iRobot di accedere alle future Skill di Alexa (le varie applicazioni con attivazione vocale che permettono di aggiungere funzionalità a vari dispositivi) oppure non permettergli di ottenere la certificazione “Works with Alexa”. Gli aspirapolveri robot funzionano sempre più tramite controllo vocale, perciò se fossero solo gli iRobot Roomba a poter utilizzare la popolarissima Alexa, per gli altri produttori di robot per la casa lo svantaggio in termini di competitività sarebbe evidente. La Commissione Europea avanza inoltre il timore che l’accesso di Amazon ai dati delle persone che utilizzano iRobot (indicazioni sulla tipologia della propria abitazione, ma anche abitudini orarie, familiari, mappatura degli oggetti presenti e così via) possa facilmente consentirgli di utilizzare le informazioni raccolte per indirizzare inserzioni e pubblicità in modo ancora più mirato.

Da parte sua, Amazon ha risposto all’avvio dell’indagine da parte di Bruxelles dichiarando che si concentra “sull’affrontare le domande e le eventuali preoccupazioni identificate in questa fase” dalla Commissione. “iRobot, che deve affrontare un’intensa concorrenza da parte di altri fornitori di aspirapolvere, offre prodotti pratici e originali. Riteniamo che Amazon possa offrire a un’azienda come iRobot le risorse per accelerare l’innovazione e investire in funzionalità critiche, riducendo al contempo i prezzi per i consumatori”, ha spiegato un portavoce dell’azienda.

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