Musica

Laura Pausini travolge Piazza San Marco a Venezia e vince contro acqua alta, diluvio e microfoni in tilt: “Canto meglio da bagnata” – Il racconto

Prima l'acqua alta di 90mm, poi l'arrivo, a metà concerto, di un diluvio senza scampo. Ma l'artista non si è scoraggiata e, nonostante i problemi tecnici, ha continuato a cantare anche senza musica portando a termine lo show, come da scaletta. Un miracolo della cantante e del team tecnico - VIDEO

di Andrea Conti

Cantante bagnata, cantante fortunata. E lo è davvero Laura Pausini che ha sfidato ieri in Piazza San Marco a Venezia sia l’acqua alta (c’erano 90mm fino a poco prima di iniziare lo show) che un diluvio torrenziale. Nonostante tutto il suo pubblico è rimasto lì, vicino a lei a cantare fino all’ultima nota. Un atto di grande fedeltà importante, il sogno di ogni cantante. “Canto meglio quando sono bagnata”, ha detto scherzosamente l’artista per non scoraggiare i presenti.

Sembrava di essere catapultati a San Siro nel 2007. Il primo stadio della Pausini e di una artista italiana. In molti lo ricordano, ancora oggi, come una esperienza unica anche perché si è svolta sotto il temporale. Il 30 giugno 2023 la storia si ripete. Il ritorno al live della Pausini, dopo 5 anni, inizia con una festa per i 30 anni di carriera, il racconto tra passato presente e futuro. Prima donna italiana ad esibirsi in Piazza San Marco a Venezia.

Poi alle 22:05 scende prima la pioggia (prevista a fasi alterne lungo tutta la giornata) e poi il diluvio tra i fulmini. Uno dei led giganti del palco va fuori uso subito. Problemi tecnici inevitabili. Laura però non si ferma un attimo: canta a cappella, senza musica perché il microfono va in tilt, intrattiene per qualche minuto il suo pubblico e ringrazia: “Io vado avanti perché siete rimasti tutti qui. Non dimentico che ci sono persone che vengono non solo dall’Italia, ma anche da altre parti d’Europa e venire fino a qui per tutti voi ha rappresentato un costo economico importante”. Poi riprende la musica, scaletta rispettata e alle 23:35 si spengono i riflettori. La pioggia no, continua incessante. Quello che rimane è l’impegno di una grande professionista che non si ferma davanti a nulla e nessuno, così come i tecnici che hanno lavorato sotto l’acqua per salvare il salvabile, riuscendo in un piccolo miracolo. Nel nome della musica.

Così ha preso ufficialmente il via il nuovo tour mondiale di Laura Pausini, anticipato da un’Anteprima World Tour con tre date sold out in Piazza San Marco a Venezia, ieri, venerdì 30 giugno, stasera e domenica 2 luglio e doppia data in Plaza de España a Siviglia, venerdì 21 e sabato 22 luglio per il pubblico europeo. A dicembre partirà, invece dall’Italia il World Tour nei palasport, che proseguirà in Europa, si sposterà poi in America Latina nel 2024 e si concluderà negli Stati Uniti.

Peccato per il temporale, perché lo show è bello e mastodontico, nato con la collaborazione di tanti artisti: Fabio Novembre, Luca Tommassini, Paolo Carta, Angelo Recchia, Susanna Ausoni, Pablo Patanè, Pier Paolo Piccioli per Maison Valentino, Zuhair Murad e Donatella Versace per Atelier Versace. Alle spalle del palco un grande schermo tagliato a forma di clessidra, incorniciato ai lati da sei colonne e capitelli su cui sono stati proiettati visual e grafiche creati ad hoc. Una storia in tre atti: il passato, dipinto di rosso, il blu per raccontare il presente, mentre il futuro è di colore verde. Sul palco 12 ballerini e quadri messi in scena da altrettanti performer. “La solitudine” ha aperto lo show, in un tripudio di cori e applausi.

Il concerto ha raccontato la storia musicale e personale della Pausini, ma ha trattato anche temi importanti come l’ambiente (“Sorella terra”, accompagnata dal cortometraggio alla Romagna. Il ricavato dei concerti andrà a sostegno dei Comuni di Solarolo, Castel Bolognese e Faenza), il senso della famiglia (“Celeste”, “Il nostro amore quotidiano” e “Davanti a noi”), il tema della violenza contro le donne (“Io sì” dedicato a tutte le vittime e anche a Michelle Causo e Giulia Tramontano. Un invito a denunciare e a rivolgersi alle autorità competenti) e infine i diritti con la bandiera rainbow sul palco (“Simili” e la frase “per essere simili bisogna proteggerci non dividerci”). Come da tradizione lo slogan pausiniano “fate l’amore stanotte” ha chiuso il concerto. Abbiamo incontrato in un famoso albergo di Venezia, la cantante prima che salisse sul palco.

Come mai ha scelto proprio Piazza San Marco a Venezia per ripartire?
Ho iniziato la mia carriera cantando nelle piazze e tornarci dopo 30 anni è un desiderio che diventa realtà. Un progetto ambizioso per una location unica che ha visto la collaborazione di tanti artisti.

Ci sono tanti temi nello show, tra queste la violenza sulle donne con “Io sì (seen)”. Un tema purtroppo attuale…
Non è un caso che io la dedichi a Michelle Causo e Giulia Tramontano. Questo è un tema che abbiamo portato avanti anche con un altro evento, ‘Una nessuna e centomila’. Invito, durante il concerto, a denunciare e a chiedere aiuto. A non subire. Perché sono convinta che in mezzo agli spettatori ci sia sempre qualcuna che sta attraversando una storia di violenza. Non fermiamoci, continuiamo a parlarne.

Si schiera per quello in cui crede?
Ci sono tanti argomenti di cui un cantante può parlare. Io ho deciso di non volermi schierare, parlo politicamente. Non sono in grado di gestire un dibattito politico, sin da quando ero ragazzina. Mi interessano molto i diritti umani, ci tengo a parlarne con mia figlia e se posso li canto in musica.

Ma in pochi si schierano, specie le nuove generazioni. Non crede?
I cantanti più giovani non hanno il coraggio di affrontare alcuni argomenti. Nasco in altri tempi, oggi sono strutturata ma quando hai il dito puntato contro un po’ accusi il colpo. Figuriamoci un giovane artista che si affaccia ora alla musica.

Prossimi progetti?
Stiamo ultimando il disco a cui sto lavorando dal 2019. Ora abbiamo un sacco di canzoni e molte le dobbiamo eliminare. Sto avendo difficoltà a farlo ma lo faremo. Poi il tour fino in Sudamerica. Mi fermerò a fine 2024.

LA SCALETTA – VENEZIA Passato 1. La Solitudine 2. Strani Amori 3. Incancellabile 4. E Ritorno Da Te 5. Medley: Non È Detto, Lato Destro Del Cuore, Non Ho Mai Smesso, In 6. Assenza Di Te 7. Io Sì (SEEN) 8. Vivimi 9. Tra Te E Il Mare 10. Sorella Terra Presente 11. Un Buon Inizio 12. Medley Rock: Frasi A Metà, Io Canto, Un’emergenza D’amore 13. Medley personale: Celeste, Il Nostro Amore Quotidiano, Davanti A Noi 14. E.Sta.A.Te 15. Come Se Non Fosse Stato Mai Amore 16. Invece No 17. Resta In Ascolto 18. Primavera In Anticipo Futuro 19. Scatola 20. Le Cose Che Vivi 21. Medley: Limpido, Surrender, Con La Musica Alla Radio 22. Benvenuto 23. Simili 24. Il Primo Passo Sulla 25. Luna 26. Bis Un Buon Inizio

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