“Il governo Meloni ha scelto Figliuolo come commissario straordinario alla ricostruzione post-alluvione dell’Emilia Romagna? Alla buon’ora hanno fatto qualcosa a 40 giorni dall’alluvione. Il punto è che qui non è arrivato un soldo dall’esecutivo. Va bene pure Figliuolo, ma domani mattina cominciamo a vedere qualche misura e qualche soldo vero? Perché dopo 40 giorni la gente aspetta di sapere cosa deve fare”. Sono le parole pronunciate a Otto e mezzo (La7) da Pier Luigi Bersani, che critica duramente il governo per il lassismo mostrato dopo l’alluvione in Emilia Romagna: “Era già perfettamente pronta un’architettura sia in termini di governance, sia in termini di misure, che dopo il terremoto nella regione aveva fatto sì che venisse fuori una cosa fatta per bene. Il governo non ha voluto farlo – spiega – Hanno scelto Figliuolo, ma in Emilia Romagna ci vuole qualcuno che riesca a parlare con la gente. Perché il governo non ha scelto Bonaccini come commissario straordinario? Anche un bambino capirebbe il perché”.

Bersani ribadisce che “servono soldi, misure e un meccanismo che consenta ai sindaci di essere un vero relè di governo con la gente sul posto” e ricorda che “la vicenda è molto complicata”: “La gente ha perso quasi tutto, ci sono 600 frane e i campi sono messi malissimo. Voglio rammentare che in Emilia Romagna c’è la metà della produzione italiana di frutta e il 20% della produzione nazionale di cereali, oltre alle imprese industriali e al turismo che ben conosciamo. Quindi, se perdiamo altri 40 giorni a girarci attorno, andiamo veramente nei guai”.

L’ex segretario del Pd poi torna su Figliuolo: “Ha detto più volte che chi è capace di ubbidire è capace anche di comandare, cioè per comandare bisogna saper ubbidire. Qui c’è un problema: ci vogliono soldi e procedure determinate. Adesso vediamo se Figliuolo ubbidisce alla realtà o se ubbidisce a qualcos’altro. Su questa cosa non si scherza. Io estrema fiducia in Figliuolo e ho anche stima di lui – continua – ma non ho altrettanta fiducia in quell’ambiente che si è creato. In 40 giorni il governo Meloni è riuscito a imbastire delle polemiche senza né capo, né coda sulla pelle di gente che ha perso tutto. Adesso vediamo, non vorrei essere nei panni di Figliuolo con la sua penna in testa”.

Il giornalista di Libero Francesco Specchia ricorda che il governo Meloni accusa i sindaci di non aver fornito la lista dei danni subiti, che era stata chiesta dallo stesso esecutivo. E Bersani non ci sta: “Ma non diciamo falsità. Da secoli esiste il concetto di somma urgenza. Musumeci non può venirmi a dire: ‘Ti concedo un ‘due’, ma prima devi farmi un elenco’. Quelli là sono col fango fin qui e se c’è da costruire una strada, bisogna farla per legge”.

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