Cinque civili sono rimasti uccisi nell’attacco terroristico di matrice jihadista avvenuto nella serata di ieri, 24 giugno, in due villaggi della contea di Lamu, nord-est del Kenya. “Alle vittime è stata tagliata la gola e ce ne sono altre che sono state decapitate” ha dichiarato una fonte della polizia all’agenzia di stampa francese AFP. Anche Hassan Abdul, abitante di uno dei villaggi, conferma la morte di cinque persone, “alcune delle quali decapitate”.

Gli atti sono stati rivendicati dl gruppo islamista radicale Shebaab, che da anni porta avanti azioni di rappresaglia contro il Kenya, tra le quali l’attacco alla Garissa University nel 2015, costato la vita a 148 persone, e l’assedio del 2013 al centro commerciale Westgate di Nairobi, dove rimasero uccisi 67 cittadini. Il motivo dei sanguinosi attacchi di Shebaab contro il Kenya è dovuto al fatto che dal 2011 il governo di Nairobi invia le sue truppe in Somalia, dove è di base il gruppo jihadista, al fine di aiutare il governo di Mogadiscio nella repressione dei nuclei terroristici. Nonostante l’imponente offensiva lanciata lo scorso agosto dalle forze filogovernative, sostenute anche dall’Unione Africana, Al-Shenaan continua a condurre azioni omicidiarie nell’area.

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