Pacchi e pacchi di contanti per un valore di 44 milioni di euro. Li hanno trovati gli agenti che sabato, durante il tentativo di raggiungere Mosca da parte del Gruppo Wagner, hanno perquisito l’hotel Trezzini di San Pietroburgo, ritenuto l’ufficio di Yevgeny Prigozhin. Le mazzette contenute in scatoloni avevano un valore di 4 miliardi rubli, pari appunto a quasi 44 milioni di euro. A riportarlo è il corrispondente di Fontanka, media russo di giornalismo d’inchiesta.

Da dove provenisse il denaro, a chi appartenesse e a cosa fosse destinato non è ancora chiaro, per ora ci sono solo teorie. Il capo del Gruppo Wagner già sabato aveva tuttavia confermato l’informazione diffusa. Secondo quanto riportato da un canale Telegram che funziona da ufficio stampa del capo dei mercenari, il denaro “doveva servire a pagare gli stipendi, il cosiddetto risarcimento ‘Cargo 200’ (per i familiari dei combattenti ,ndr) e altre questioni”.

Il denaro era contenuto in scatoloni ‘nascosti’ dentro un furgone parcheggiato dentro l’hotel e – sempre secondo il portale russo – sono stati ritrovati anche alcuni passaporti falsi con la foto del leader della Wagner oltre a 5 chili di lingotti d’oro e diverse tipologie di armi. I passaporti con la foto di Prigozhin portano i nomi di Dmitry Geiler, Oleg Semenov e Dmitry Bobrov. Secondo quanto riferito, sarebbero stati trovati anche 5 chili di polvere bianca non identificata. Fontanka e Meduza ha pubblicato alcuni scatti della perquisizione in cui si vedono alcune mazzette, i documenti falsi e agenti di polizia che sorvegliano il materiale sequestrato.

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