Hanno perso la vita i tre cittadini britannici che risultavano dispersi dopo che l’imbarcazione per immersioni subacquee su cui si trovavano ha preso fuoco nel Mar Rosso, al largo della costa egiziana. A riportare la notizia le autorità egiziane: i tre dispersi erano scomparsi dopo che la nave, un’imbarcazione subacquea di medie dimensioni, chiamata Hurricane, si è incendiata domenica 11 giugno, intorno alle 6:30 (ora locale), al largo della città turistica di Marsa Alam, nel Mar Rosso meridionale. L’incidente sarebbe stato causato da un cortocircuito elettrico nella sala macchine dell’ imbarcazione. Altre 24 persone, di cui 12 subacquei britannici e 14 membri dell’equipaggio egiziano, sono stati evacuati e messi in salvo domenica mattina poco dopo l’incendio, in un’operazione di salvataggio vicino alla barriera corallina di Elphinstone. Tutti e 15 i turisti (tra cui i tre dispersi) erano subacquei qualificati.

“Dobbiamo accettare il fatto che tre dei nostri stimati ospiti, che non avevano partecipato al briefing sulle immersioni la mattina presto dell’11 giugno, siano morti in questo tragico incidente”, si legge nel breve comunicato di Scuba Travel, tour operatore con sede nel Regno Unito. La nave Hurricane era partita il 6 giugno da Port Ghalib in una crociera per amanti delle escursioni subacquee, che sarebbe dovuta terminare proprio domenica.

Articolo Precedente

File di ore ai distributori e boom del mercato nero: Cuba travolta dalla crisi del petrolio. Chi ha bisogno di benzina la paga 10 volte di più

next
Articolo Successivo

Attacco multiplo a Nottingham: “Tre persone uccise a coltellate, altre travolte da un van”. Indaga anche l’antiterrorismo

next