Marta Kostyuk fischiata dal pubblico di Parigi per non aver stretto la mano all’avversaria, Aryna Sabalenka, al termine del primo turno del torneo di singolare femminile del Roland Garros, giocato domenica 28 maggio. La tennista ucraina, una volta perso il match per 6-3 6-2, ha evitato ogni contatto visivo con la sua collega bielorussa e ha direttamente salutato l’arbitro di sedia. Un gesto chiaramente collegato alla guerra in corso: è qualcosa che Kostyuk ha fatto ogni volta che ha affrontato un’avversaria della Russia o della Bielorussia da quando il suo paese è stato invaso da Mosca, appoggiata da Minsk, nel febbraio 2022. Questa volta però il pubblico presente sugli spalti del Philippe Chatrier non ha apprezzato il gesto e ha fischiato la giocatrice ucraina, per non aver partecipato alla consueta stretta di mano post partita sotto rete. La reazione negativa si è fatta ancora più forte mentre Kostyuk raccoglieva le sue cose e usciva dal campo verso gli spogliatoi.

“È qualcosa che non posso descrivere, probabilmente. Ci provo a mettere da parte le mie emozioni ogni volta che scendo in campo”, ha spiegato Kostyuk dopo la partita. Che riguardo ai fischi ha aggiunto: “Devo dire, non me l’aspettavo… La gente dovrebbe essere, onestamente, imbarazzata“. La tennista ora vive a Monaco, e anche sua madre e sua sorella sono in Germania, ma suo padre e suo nonno sono ancora a Kiev, che proprio la notte prima della partita era stata il bersaglio dell’ennesimo attacco russo, con oltre 50 droni lanciati verso la capitale che hanno provocato feriti e almeno una vittima.

Inizialmente Sabalenka – che si era avvicinata alla rete come di consueto – pensava che i fischi fossero diretti a lei. “All’inizio, ho pensato che mi stessero fischiando”, ha spiegato la bielorussa. “Ero un po’ confusa”. Sabalenka ha cercato di chiedere all’arbitro di sedia cosa stesse succedendo.

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