“Il mio Pd era quello per Obama e per Tony Blair, non quello per la Schlein col no al termovalorizzatore e il sì all’utero in affitto. Quando ho fatto il capo del Pd, io ho preso il 40% e Schlein è entrata al Parlamento europeo. Se il Pd del 2014 avesse preso il 22%, risultato che oggi i sondaggi più lusinghieri attribuiscono al Pd, Elly Schlein il Parlamento europeo lo avrebbe visto in gita scolastica“. Così il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, ospite di In Onda (La7), reagisce alle parole pronunciate il giorno prima nella stessa trasmissione dalla segretaria del Pd Elly Schlein (“Se la sinistra e il Pd in questi anni avessero fatto tutto per bene, non avrei mai vinto queste primarie”).

Renzi aggiunge piccato: “Dico questo perché bisogna essere chiari. C’è questa idea per cui esiste sempre qualcuno a cui attribuire la responsabilità del passato. Io invece rivendico di aver fatto il segretario del Pd e le unioni civili, il Jobs Act, l’Industria 4.0, il “dopo di noi”, la legge sull’autismo, la cooperazione internazionale. Dopodiché – conclude – una parte del Pd che amava la ditta più del Paese, perché nella cultura ex Pci-Pds-Ds il partito, cioè la ditta, era più importante del paese, ha preferito fare la guerra a me, anziché continuare con una tradizione che io definisco blairiana. Ripeto che Elly Schlein è stata eletta parlamentare europea grazie al 40%”.

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