Sciopero nello stabilimento Stellantis di Pomigliano d’Arco. La Fiom ha indetto una protesta dopo che, denunciano, “l’azienda ha incrementato i ritmi in catena senza prevedere alcun aumento del numero di lavoratori addetti”. “La situazione si è subito dimostrata essere insostenibile e gli Rsa Fiom hanno deciso di dichiarare sciopero. Uno sciopero che sta riscontrando un’altissima adesione fermando di fatto la produzione della Panda e rallentando vistosamente quella del Tonale”, ha spiegato in una nota Samuele Lodi, segretario nazionale Fiom-Cgil. Lo sciopero avrebbe riscontrato un’altissima adesione, secondo quanto dichiarato dalla Fiom, “fermando di fatto la produzione della Panda” e “rallentando quella del Tonale”.

A far scattare la protesta la comunicazione di nuovi scatti di cadenza produttiva sulla catena di montaggio, che ha portato al malumore tra le tute blu, supportate poi dallo sciopero proclamato dalla Fiom. Allo sciopero hanno aderito anche gli esponenti e gli iscritti dello Slai Cobas che denunciano “un aumento insostenibile dei ritmi di lavoro a scapito della sicurezza e della salute degli operai”.

“Sull’organizzazione del lavoro, ritmi, saturazioni e cadenze ci deve essere un confronto ed una contrattazione e la Fiom deve potere agire il proprio ruolo”, conclude Lodi nella nota.

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