Anche in Spagna la crisi abitativa morde. La politica cerca di rispondere con misure per favorire le fasce deboli. Il consiglio dei ministri ha approvato martedì la creazione di una linea di credito dell’Istituto di Credito Ufficiale (Ico) per l’acquisto della prima casa che coprirà fino al 20% dei mutui ipotecari per famiglie con figli a carico e giovani fino a 35 anni di età con l’obiettivo di facilitare l’acquisto di circa 50.000 alloggi. Nello stesso giorno è arrivata la notizia che il governo catalano esproprierà gli alloggi vuoti appartenenti a grandi proprietari e li metterà a disposizione di persone vulnerabili e a rischio di esclusione. La misura interesserà inizialmente 14 comuni della regione, come Lloret de Mar e Tarragona, dichiarati aree ad alta domanda abitativa. L’esproprio, spiega il governo catalano, riguarderà solo le case incluse nel Registro delle abitazioni vuote e non occupate e non interesserà i piccoli proprietari.

Nei prossimi giorni verranno inviate le prime lettere con l’obbligo, per i proprietari delle case, di dimostrare legalmente che queste sono destinate alla residenza delle persone. Se questi non ottempereranno alla richiesta entro un mese, verrà dichiarata la violazione della funzione sociale dell’immobile, che si verifica quando un’abitazione rimane permanentemente e ingiustificatamente non occupata per più di due anni. La procedura di esproprio durerà circa sei mesi. Dunque si prevede che i primi espropri saranno eseguiti all’inizio del 2024.

Per beneficiare delle garanzie dell’Ico sarà previsto un limite di reddito individuale di 37.800 euro all’anno, che sarà aumentato nel caso di famiglie con figli minori e famiglie monoparentali. L’Ico concederà inoltre prestiti per un valore di 4 miliardi per finanziare lo sviluppo di un massimo di 43.000 abitazioni in edifici efficienti dal punto di vista energetico, che dovranno essere affittate a prezzi accessibili per almeno 50 anni.

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