La vergognosa vicenda dei rigassificatori in Italia continua con un’altra pagina buia: a breve, secondo le dichiarazioni del Presidente della Regione Toscana nonché Commissario straordinario per i rigassificatori, Eugenio Giani, cominceranno le attività “di test” per le operazioni di trasferimento del gas alla Golar Tundra, la nave-rigassificatore ormeggiata nel porto di Piombino, dove in effetti la gasiera Maran Gas Kalymnos (proveniente da Damietta, Egitto) è arrivata ieri.

I rischi del rigassificatore sono evidenti: il Comune di Piombino ha avviato un’azione legale con ricorso al Tar (sostenuto da Greenpeace e Wwf: discussione rinviata a luglio). La notizia dei test non fa che allarmare ancor più i cittadini.

In una lettera aperta inviata il 2 maggio scorso al Comitato Tecnico Regionale (e per conoscenza al Prefetto), i comitati di Piombino denunciano l’assenza di un Rapporto Definitivo di Sicurezza (Rds), la cui approvazione è necessaria per garantire un esercizio sicuro dell’impianto. I comitati hanno già chiesto l’Rds al Comitato Tecnico Regionale, che ha risposto che l’iter procedurale per la sua approvazione è in corso. Di un Rds approvato, tuttavia, non c’è traccia: i comitati denunciano che non è stato mai pubblicato nell’apposito sito del Commissario. Lo stesso per il Piano d’emergenza a cura del Prefetto, che dovrebbe far sapere ai cittadini (a cominciare dal Sindaco, primo responsabile della salute dei piombinesi) cosa fare in caso di incidente: anche di questo documento – secondo i comitati – non si sa nulla.

D’altra parte, non risulta ancora concluso neppure il procedimento per concedere l’Autorizzazione Ambientale Integrata (Aia) che evidentemente incontra difficoltà “inattese” viste le numerose scorciatoie del provvedimento che ha autorizzato il rigassificatore.

Continuano quindi gli esperimenti “a tutto gas” sulla nostra pelle: le devastanti alluvioni di questi giorni ne sono l’ennesima prova. Dopo mesi di siccità, piogge record (e un territorio maltrattato) fanno ancora morti e danni. Non vogliamo abituarci e non vogliono abituarsi cittadine e cittadini dei comitati (comitato Fuori dal fossile, rete No Rigass No Gnl e rete Emergenza Climatica e Ambientale Emilia-Romagna) che a Ravenna hanno indetto per questo sabato, 6 maggio, una manifestazione contro i rigassificatori e il delirio di infrastrutture “a gas fossile” che questo governo sta promuovendo.

Perché l’emergenza climatica è già tra noi e puntare sulle fonti rinnovabili, abbandonando la bufala del “gas amico del clima”, è sempre più urgente.

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