I vigili del gruppo Prati stanno facendo degli accertamenti sui telefoni di Ciro Immobile e del tranviere: i due sono stati protagonisti del grave incidente stradale di Ponte Matteotti, a Roma, avvenuto lo scorso 16 aprile. Le dinamiche dello scontro sono poco chiare e non sono state rilevate telecamere nella zona in cui è avvenuto l’episodio: in più, le versioni del capitano biancoceleste e dell’autista del tram19 non coincidono, il che rende ancora più complicato per gli inquirenti ricostruire ciò che è accaduto. Infatti, i vigili, che si sono già accertati del corretto funzionamento del semaforo che regola l’incrocio, vogliono capire se lo scontro è stato provocato da una disattenzione alla guida di uno dei due.

Si tratta di un atto dovuto, consentito dalla legge 689, che prevede la possibilità di “procedere ad ispezioni di cose e di luoghi diversi dalla privata dimora, a rilievi segnaletici, descrittivi e fotografici e ad ogni altra operazione tecnica”. Ad essere sottoposti agli accertamenti sui telefoni anche i tre testimoni oculari, che hanno dichiarato di aver visto il suv di Ciro Immobile passare l’incrocio con il verde. Tuttavia, resta da verificare la loro testimonianza, poiché i tre si sono presentati al comando a distanza di due giorni dall’incidente. Gli investigatori della polizia vogliono capire se fossero effettivamente presenti a Ponte Matteotti. Nell’incidente sono rimaste ferite 12 persone, nessuno in maniera grave: il centravanti della Lazio ha riportato un trauma distorsivo della colonna vertebrale e una frattura composta dell’undicesima costola destra.

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