FQChart è la media aritmetica settimanale dei sondaggi sulle intenzioni di voto degli italiani in esclusiva per Il Fatto Quotidiano. Concorrono alla media tutti i sondaggi pubblicati dai maggiori istituti demoscopici nella settimana appena conclusa.

Settimana dal 10/4 al 16/4/2023

Mentre Fratelli d’Italia rimane stabile (29%) dimostrando, nonostante non cresca più da settimane, di essere ancora il partito senza rivali tra gli elettori di destra, le opposizioni sembrano essere tornate al risultato elettorale di sette mesi fa.

Gli alti (pochi) e bassi (notevoli) del Partito Democratico lo portano oggi al 19,5% medio, in flessione di uno 0,3 rispetto a sette giorni fa. Oggi l’effetto Schlein, di cui gli Istituti demoscopici sono stati frettolosi messaggeri, si risolve in un recupero di quell’elettorato del 25 settembre scorso. Che rimane comunque uno “sforzo” con esito positivo, ma appare ancora lontano dalle ambizioni dei Dem. Analogamente resiste, dopo un momento di appannamento, il M5S che col suo 15,7% conferma la sua fetta di elettorato.

Anche la Lega mantiene il suo peso elettorale (e un trend tutto sommato positivo) con l’8,9%. Forza Italia ha perso un punto netto rispetto alle Elezioni Politiche ma va detto che il partito di Berlusconi negli ultimi 5 anni è stato dato per finito troppe volte riuscendo poi, alla prova del voto, a mantenere il suo posto sulla scena; questa settimana rimane stabile al 7,1%.

Torna al 3% l’alleanza Verdi/Sinistra Italiana (AVS), un cartello sul cui valore i diversi sondaggi non sono propriamente allineati (2,1% per Euromedia, 3,4% per Lab2101).
Discorso più complicato per il cosiddetto “Terzo Polo”, apparentemente imploso in questi giorni. Attualmente vale circa il 7,5% ma cosa accadrà se e quando i sondaggi torneranno a valutare separatamente Azione e ItaliaViva?

Fonte: Swg, Emg, Lab2101, Tecnè, Proger Index, Piepoli, Euromedia Research

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