Boris Becker, una delle icone mondiali del tennis, ha parlato ai media della sua esperienza in prigione. Il tedesco ha scontato 8 mesi nel carcere britannico di Holcombe, in seguito alla condanna a 2 anni e mezzo di detenzione per bancarotta fraudolenta. L’ex tennista, dopo il fallimento della sua società, aveva circa 60 milioni di debito contratto con l’istituto bancario Arbuthnot Latham. Inoltre, aveva spostato centinaia di migliaia di sterline dal suo conto corrente a quello di altri, compresi quelli delle sue due ex compagne. All’emittente tedesca Sat 1, Becker ha confessato che “un detenuto ha cercato di uccidermi“. Mentre alla Cnn, il campione del tennis ha narrato la sua esperienza in maniera più dettagliata: “Permettetemi di dire che si apprezza la libertà solo dopo essere stato in carcere. È un altro mondo: sono uscito da 3 mesi e sono felice di essere vivo“.

L’ex numero 1 del tennis ha aggiunto sul periodo di detenzione: “Il carcere è pericoloso. Avevo visto un paio di film prima di entrare, giusto per prepararmi un po’. Ma non mi aspettavo fosse così spaventoso: è davvero una punizione. Il carcere si presume debba essere così, ma è davvero una punizione essere privati della libertà”. L’intervista della Cnn cade a pennello con l’uscita del documentario “Boom! Boom! Il mondo contro Boris Becker” che Apple TV pubblicherà il 7 aprile.

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