Si è svolto sabato 25 marzo a Siena un importante convegno, a cura di associazioni locali, dal titolo: “Riflessioni post-pandemiche: aspetti sanitari, giuridici, sociologici”, cui ho avuto il piacere di essere invitata per una relazione dal titolo: “Pandemia Covid-19 e infanzia”. Fra i relatori intervenuti per affrontare i vari aspetti indicati nel titolo anche il dott. Alberto Donzelli, il Prof. Ugo Mattei, l’avvocato Renate Holseizen, il Prof. Stefano Boni, docente di Antropologia all’Università di Modena/Reggio Emilia e altri ancora.

L’aspetto davvero inusuale e peculiare della giornata è stato il fatto che il convegno avesse ricevuto il patrocinio del Comune e fosse stata concessa una sala istituzionale, la sala Patrizi, anzi due sale fra loro collegate perché i duecento posti disponibili nella prima, inizialmente predisposta, si erano rapidamente esauriti. Per la prima volta, dunque, almeno per quanto a mia conoscenza, una importante amministrazione comunale non ha operato censure ed anzi ha aperto le sue porte all’espressione di un pensiero libero e ad un aperto dibattito su quanto da oltre tre anni stiamo vivendo.

Purtroppo simile apertura non è stata mostrata nei confronti del Prof. Ugo Mattei. Riferiscono gli organizzatori che Mattei, regolarmente invitato a tenere una lezione nella mattina del 25 marzo a studenti di un liceo di Colle Val D’Elsa su Diritti e Doveri nella Costituzione, si è visto negare l’accesso all’istituto scolastico dopo essere stato invitato il giorno prima a… trovare una scusa perché la lezione non s’aveva da fare! Evidentemente ormai anche parlare di Costituzione da parte di un giurista che si occupa di questo da anni è ritenuto qualcosa di sovversivo e pericoloso; di questo triste episodio, che non fa certo onore all’istituzione scolastica e non è certo stato un esempio edificante per i giovani studenti, riferisce il comunicato stampa a cura degli organizzatori del convegno.

Mi sorge il dubbio che qualcuno si sia lasciato intimorire dalle polemiche comparse sulla stampa locale in cui il convegno – già patrocinato del Comune – veniva etichettato come organizzato da “fanatici no-vax” e di conseguenza anche il prof. Mattei, presente fra i relatori, rientrasse nella medesima categoria. Il convegno è stato in realtà di grandissimo interesse e a breve, a cura degli organizzatori, saranno disponibili le registrazioni delle varie relazioni.

Straordinaria anche la partecipazione perché, grazie anche all’involontaria “pubblicità” derivante dagli attacchi scomposti di cui è stata bersaglio l’amministrazione, l’evento ha assunto valenza nazionale avendone riferito il giornalista Francesco Borgonovo.

Non posso infine non citare l’assessore, Francesca Apolloni, che – dando prova di grande sensibilità – apertura mentale ed equilibrio, non si è fatta intimidire ed ha permesso che in una sede istituzionale finalmente si iniziasse quel dialogo e quel confronto fino ad oggi negato. A Lei, come al Comune di Siena, in qualità di cittadino di un paese che vorrei ancora considerare democratico e civile, va la mia profonda stima e il mio sentito grazie: non è persa ogni speranza in un futuro migliore!

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