Chiusura in recupero per le borse europee, reduci da un venerdì di passione che ha fortemente penalizzato soprattutto i titoli bancari e affossato Deutsche Bank (-8,4%). La principale banca tedesca ha chiuso le contrattazioni a +6% trascinando al rialzo tutti gli indici. Francoforte è salita dell’1,1%, Parigi dello 0,9%. La borsa di Milano è avanzata a sua volta dell’1,2%. Le piazze del Vecchio Continente hanno raccolto il testimone dalle borse asiatiche senza grandi spunti. Tokyo in rialzo dello 0,3%, Hong Kong in calo dello 0,9%, Shanghai giù dello 0,4%.

Nella prima mattinata è arrivata la notizia delle dimissioni di Ammar Al Khudairy, presidente della Saudi National Bank, primo azionista con il 9,9% di Credit Suisse. Le dichiarazioni di Al Khudairy secondo cui i sauditi non sarebbero stati disposti a investire altri soldi nel gruppo elvetico hanno innescato le forti vendite sul titolo. Colpo di grazia per una banca già in difficoltà, sfociato nell’acquisizione da parte di Ubs con il sostegno del governo svizzero. Il presidente dimissionario sarà sostituito dall’amministratore delegato Saeed Mohammed Al Ghamdi.

Nella notte, negli Stati Uniti, First Citizens Bank ha raggiunto un accordo per rilevare gran parte di Silicon Valley Bank, fallita a inizio marzo a causa delle perdite sui titoli di Stato in portafoglio che hanno provocato una corsa dei depositanti a ritirare il proprio denaro. Le 17 ex filiali Svb apriranno oggi nella nuova veste di First Citizens, ha riferito la Federal Deposit Insurance Corporation (l’ente americano che assicura i depositi bancari fino ad una certa somma, ndr). La transazione include l’acquisto di circa 72 miliardi di dollari di asset di SVB, scontati di 16,5 miliardi di dollari, ha affermato il regolatore Usa, aggiungendo che al 10 marzo SVB aveva 167 miliardi di dollari di asset e 119 miliardi di dollari di depositi. First Citizens, con sede a Raleigh (Carolina del Nord), si definisce la più grande banca Usa a controllo familiare.

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