“Il problema dei contenitori per la pizza riguarda il packaging primario, cioè quei materiali a diretto contatto con gli alimenti”, spiega Luciano Atzori, biologo esperto di igiene e sicurezza alimentare. “Per legge, il cartone per la pizza deve essere interamente di cellulosa vergine. Il cartone da imballo riciclato, con determinati requisiti, è accettato solo per gli alimenti secchi e solidi, come il sale, perché in questo caso è molto difficile che ci sia migrazione di sostanze chimiche”. Nella cellulosa riciclata ci possono essere residui di adesivi e inchiostri che rilasciano sostanze chimiche tossiche come gli interferenti endocrini. Perciò il legislatore italiano impone il più costoso cartone vergine – in alcuni paesi europei è concesso il cartone riciclato, ma non a contatto con il cibo.

INDIETRO

I cartoni per la pizza sono tossici? Usarli come piatto su cui mangiare potrebbe essere pericoloso: ecco come riconoscere i contenitori a norma

AVANTI
Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti
Articolo Precedente

Dal nuovo trend dell’ASMR per dormire bene alla mascherina da notte che migliora la memoria: verità e falsi miti sul sonno

next
Articolo Successivo

La mamma nutrizionista compra il pollo arrosto del supermercato ai figli, Franco Berrino: “Prima di mangiarlo farei una preghiera”

next