Il terzo posto, poi la doccia gelata durante la cerimonia di premiazione. Ma alla fine, il 100esimo podio della carriera Fernando Alonso è riuscito a festeggiarlo per davvero. Tutto merito del suo team, l’Aston Martin, che poco prima delle 21 italiane (le 23 saudite) ha presentato ricorso alla Fia contro la seconda sanzione di 10 secondi, inflitta all’asturiano per non aver scontato correttamente la prima infrazione di cinque secondi subita a inizio gara. Ovvero quando Alonso non si era piazzato correttamente sulla griglia di partenza (era con l’anteriore sinistra fuori), bruciando poi alla partenza Sergio Pérez. Il numero 14 può così prendersi il secondo podio di stagione dopo Sakhir, esultando per un altro importante traguardo di una straordinaria carriera.

Il meccanico e il cric
Per capire cosa è successo, però, va riavvolto il nastro a quando, in piena gara, è entrata la Safety Car per il ritiro del compagno di Alonso in Aston Martin, Lance Stroll. Allora lo spagnolo era tornato ai box per montare le dure e scontare i famosi cinque secondi subiti al via. Durante il pit-stop, però, l’auto dell’iberico era stata toccata dal meccanico posizionato con il cavalletto dietro la monoposto, quello che ha il compito di alzarla per permettere il cambio-gomme. Un comportamento che inizialmente era stato considerato come irregolare, perché rientrava nella definizione di “lavorare sulla monoposto”, attività vietata durante la penalità.

Il comunicato ufficiale: “Accordo team-Fia errato”
L’Aston Martin però è riuscita a far ricredere i giudici, facendo ricorso a un cavillo nel regolamento. Lo ha fatto presentando agli addetti della Fia il proprio materiale, prendendo a riferimento le camere del garage e sette identici precedenti. Dimostrando che non esisteva un chiaro accordo tra i 10 team del Circus e la Federazione sul fatto che toccare la monoposto con il cric fosse considerato un “effettivo lavoro”. Il comunicato ufficiale sul ricorso accolto dall’Aston Martin è uscito alle 1.02 locali (le 23.02 italiane): “Il team ha dimostrato chiaramente — è scritto — che la presunta rappresentazione di un accordo tra la Fia e i team, che prevedeva che toccare la vettura in qualsiasi modo, anche con un martinetto, costituisse un ‘lavoro’ sulla vettura ai fini dell’articolo 54.4 (c) del Regolamento Sportivo, era errata e quindi la base della decisione del Commissario Sportivo era sbagliata”. Morale della favola: penalità tolta e George Russell (Mercedes) ritornato quarto dietro all’Aston Martin di Alonso e davanti al compagno di box Lewis Hamilton. Proprio come era terminata ufficialmente la gara di Jeddah.

La classifica Piloti aggiornata
Con il podio, Alonso sale a quota 30 e mantiene la terza posizione dietro all’imprendibile duo della Red Bull. Ecco la classifica completa: Max Verstappen 44 punti, Sergio Perez 43, Fernando Alonso 30, Lewis Hamilton 20, Carlos Sainz 20, George Russell 18, Lance Stroll 8, Charles Leclerc 6, Valtteri Bottas 4, Pierre Gasly 4, Esteban Ocon 4, Alexander Albon 1, Kevin Magnussen 1, Yuki Tsunoda 0, Logan Sargeant 0, Nyck de Vries 0, Nico Hulkenberg 0, Guanyu Zhou 0, Lando Norris 0, Oscar Piastri 0.

Classifica Costruttori
Red Bull 87 punti, Aston Martin 38, Mercedes 38, Ferrari 26, Alpine 8, Alfa Romeo 4, Williams 1, Haas 1, McLaren 0, AlphaTauri 0.

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