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“Non me ne frega niente se piaccio o meno. Non ve l’ho chiesto”: la lezione di Levante

di Simona Griggio

Vi piaccio? Mi fa piacere. Non vi piaccio? Non m’interessa e soprattutto non ve l’ho chiesto. È la lezione di Levante. La cantante che all’ultimo Festival di Sanremo ha presentato la canzone “Vivo” ha ricevuto una serie di commenti negativi su Instragram, proprio alla vigilia della Festa della Donna. Lei ostenta indifferenza. Proprio non la toccano. Ma trasforma questa circostanza in una riflessione più profonda: troppo spesso le donne vengono giudicate solo per l’apparenza esteriore. Un pregiudizio antico. Magari senza porre nemmeno un attimo di attenzione ai messaggi lanciati con le sue canzoni.

Per far capire che cosa sta accadendo sulla sua pagina social, ha pubblicato il commento di un hater e ha risposto per le rime. Che cosa dice il commento? “Non capisco il perché Levante, che era bella con i capelli neri, si sia fatta fare quella tinta orribile, che la rende una donna bruttina e sciupatella. La canzone però è bellissima”. Ci sono anche le foto, che la mettono a paragone del passato. La cantante reagisce così: “Vi risparmio il resto dei commenti che da sei mesi dimostrano “sorellanza”, “fratellanza’” e rispetto etc…. Il mio mer*a di diritto a essere ‘bruttina’ me lo tengo strettissimo”. Da quel momento in poi le reazioni sono state di segno contrario: “Non è vero, sei bellissima”. Un atto dovuto consolatorio? In realtà la cantante voleva rivendicare il diritto a non essere giudicati per delle banalità esteriori. Non essere rassicurata sulla bellezza.
Infatti è intervenuta ancora e ha voluto ribadire qual era il senso più vero, e più profondo, della sua considerazione. Certo non voleva raccogliere complimenti, che sembravano quasi volerla consolare. Così scrive di nuovo il suo pensiero: “Attenzione: non mi interessa se ‘sei bellissima lo stesso’. Probabilmente mi sono espressa male. A me non frega proprio niente se piaccio o meno. Se avessi avuto dei dubbi forse avrei chiesto consiglio, ma le mie scelte sono sempre e solo le mie. Perché la questione è ‘Non te l’ho chiesto!’”.

Ma che cosa ha innescato questa discussione? Ripercorriamo gli ultimi mesi della sua esistenza. Lei, Claudia Lagona (il suo vero nome) a 35 anni ha deciso per un cambio di look radicale. I capelli neri sono diventati biondi, così come le sopracciglia sono schiarite. E’ una nuova immagine con cui l’artista ha voluto sottolineare un momento importantissimo della sua esistenza: la nascita della prima figlia. Prima la gravidanza, poi la maternità sono state esperienze molto forti, che si sono tradotte in musica e parole. Il brano “Vivo”, che sul palco dell’Ariston ha incassato molte reazioni positive, ha raccontato i difficili momenti della depressione post partum che colpisce molte donne.

Adesso lei ammonisce: smettetela di dare giudizi sulle donne, soprattutto se sono solo estetici e non sollecitati: “Soprattutto se (i vari aspetti del look di una persona, ndr) non minano la vostra vita e se non vi è stato chiesto un parere. Fateci caso… Sono spesso le donne a ritrovarsi in situazioni simili”. L’artista suggerisce alle donne non tanto il diritto a diventare persino ‘bruttine’ per i canoni convenzionali di bellezza, ma il diritto a essere guardate con un approccio più profondo. Sei bella, non sei bella, eri meglio prima, sei meglio adesso, sei più magra, sei più grassa, il nuovo taglio di capelli non ti sta bene: chissenefrega. Lei si piace così, con le sopracciglia quasi invisibili vive la sua rinascita. Al centro del brano portato a Sanremo c’è proprio la ripresa di possesso della propria vita e della propria libertà di essere ciò che ci si sente di essere: “Vivo come viene, vivo il male, vivo il bene, vivo come piace a me”.

“Non me ne frega niente se piaccio o meno. Non ve l’ho chiesto”: la lezione di Levante

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