Dopo le dimissioni anticipate di David Malpass per una serie di dissapori con l’amministrazione americana proprio su ambiente e aiuto ai Paesi in via di sviluppo, la Casa Bianca ha candidato alla presidenza della Banca Mondiale Ajay Banga. Si tratta dell’attuale presidente di Exor, la holding della famiglia Agnelli, nonché ex numero uno di Mastercard. Il presidente della World Bank viene nominato ufficialmente dal suo cda, ma secondo una regola non scritta a sceglierlo è Washington (mentre il numero uno del Fondo monetario internazionale è designato dai governi europei). Quindi salvo sorprese Banga prenderà la guida della criticata istituzione nata dopo la Seconda guerra mondiale con l’obiettivo di combattere la povertà.

“Cresciuto in India, Ajay ha una prospettiva unica sulle opportunità e le sfide che i paesi in via di sviluppo devono affrontare e su come la Banca mondiale può realizzare la sua ambiziosa agenda per ridurre la povertà ed espandere la prosperità“, scrive in una nota la presidenza Usa. “È dotato di capacità uniche per guidare la Banca mondiale in questo momento critico. Ha passato oltre 30 anni costruendo e gestendo aziende globali di successo che creano posti di lavoro e portano investimenti nelle economie in via di sviluppo. Ha una comprovata esperienza nella gestione di persone e sistemi e nella collaborazione con leader in tutto il mondo”.

Il top manager indiano-statunitense, classe 1959, Banga è nato in India nel cantone Khadki di Pune, in una famiglia sikh, dove era distaccato suo padre, un ufficiale dell’esercito. È attualmente vicepresidente del gruppo di private equity General Atlantic e presidente di Exor, dopo aver guidato Mastercard. Ha fatto parte dei consigli di amministrazione della Croce Rossa americana, Kraft Foods e Dow Inc. e ha lavorato a stretto contatto con la vicepresidente Kamala Harris come copresidente del Partenariato per l’America Centrale. È membro della Commissione Trilaterale, amministratore fondatore del Forum di partenariato strategico tra Stati Uniti e India, ex membro del Comitato nazionale per le relazioni tra Stati Uniti e Cina e presidente emerito dell’American India Foundation. È co-fondatore del Cyber&Readiness Institute, vicepresidente dell’Economic Club di New York ed è stato membro della Commissione del presidente Obama per il miglioramento della sicurezza informatica nazionale nonché membro del comitato consultivo del presidente degli Stati Uniti per la politica commerciale e i negoziati.

Oggi il premier indiano Narendra Modi, inaugurato con un videomessaggio il meeting a Bangalore dei Ministri alle Finanze dei paesi G20, il primo rilevante evento della presidenza indiana del G20, ha sottolineato la necessità di riformare le istituzioni finanziarie globali come la Banca Mondiale: “La fiducia verso queste istituzioni è andata scemando“, ha detto, “perché hanno tardato troppo ad autoriformarsi. La popolazione mondiale ha raggiunto gli otto miliardi di persone, ma lo slancio per raggiungere gli obiettivi dello sviluppo sostenibile sembra rallentato. È necessario uno sforzo collettivo per rafforzare le banche di sviluppo e affrontare le sfide globali del climate change e dei paesi fortemente indebitati“.

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