Un furgoncino itinerante che porta i servizi pubblici e sanitari nelle frazioni e nei quartieri più isolati. Si chiama Sotto casa l’iniziativa avviata poco più di un anno fa dall’Unione Net, il consorzio dei Comuni dell’hinterland a nord-est di Torino. “Il servizio è rivolto soprattutto ad anziani e persone a mobilità ridotta, perché il divario tecnologico non impedisca di godere dei servizi essenziali”, spiega Renato Pittalis, sindaco di Leinì e presidente dell’Unione Net. L’aiuto è a tutto tondo, dalle pratiche per realizzare lo Spid, al cambio del medico fino alla prenotazione di visite.

L’iniziativa è nata durante il Covid, quando i lockdown e il distanziamento hanno paralizzato gli uffici pubblici e isolato ulteriormente le frazioni. “Per garantire la continuità dei servizi abbiamo pensato di allestire degli spazi all’aperto”, racconta Elena Piastra, sindaca di Settimo Torinese. Da lì l’idea di un furgoncino attrezzato con pc, rete internet e stampante, con a bordo personale specializzato, educatori e operatori socio-sanitari. “Ci siamo resi conto che il maggior numero di richieste riguardava pratiche dell’Asl e in generale tutte quelle che richiedono competenze informatiche o la rete internet”, prosegue la prima cittadina. E così il servizio è diventato essenziale anche là dove mancano i servizi di base. Come al Villaggio Olimpia di Settimo, vera e propria enclave distante oltre 3 chilometri dal centro cittadino, dove non c’è il medico di base e dove anche ottenere una semplice prescrizione può diventare un’impresa. “Nonostante il Comune abbia promesso un alloggio gratis, nessun medico vuole venire qui”, spiega Carmen De Stefano della cooperativa Frassati, a cui è affidato il servizio.

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