Non credo che nel profondo di questo paese ci sia quella svolta a destra di cui molti parlano. Credo però che da parte della sinistra manchi una risposta. Queste elezioni hanno segnalato che la destra è sulla corsa delle politiche dopo 5 mesi, pagando molto meno il crollo micidiale dell’affluenza al voto. E la sinistra è nello spogliatoio, non ha giocato la partita“. Così a Dimartedì (La7) l’ex deputato di LeU Pier Luigi Bersani spiega l’esito delle elezioni regionali nel Lazio e nella Lombardia, evidenziando come il voto nelle Regioni richiedesse da parte del centrosinistra “una proposta nazionale visibile e credibile”.

Bersani poi si sofferma sulla destra, stigmatizzando in particolare la sua politica fiscale corporativa. E spiega: “Hanno vinto le elezioni, vanno avanti per un po’. Stanno cucinando una ricetta che sicuramente finirà per essere indigesta per gli italiani. Ti metti con gli Usa e il gruppo di Visegrád per litigare con Francia, Germania e Spagna. Fai poi una politica economica e sociale corporativa, andando per segmenti: il fisco va per categorie, il che significa welfare per categorie – prosegue – Fai ‘legge e ordine’ per qualcuno e per qualcun altro no, per i rave sì e per la corruzione meno. Ciliegina sulla torta: hai anche qualche revanscismo ideologico, da cui il caso Donzelli-Delmastro o il caso Sangiuliano con Dante o il caso Fazzolari. La stessa Meloni se la prende con le leggi razziali come se fossero venute così, dall’empireo. Sono tutte cose che nell’insieme non sono una ricetta che andrà bene per gli italiani”.

L’ex parlamentare, infine, fa una battuta sul coro di critiche piovute dalla destra sul Festival di Sanremo: “Perbacco, ma questi pensano che il popolo sia bue e sia così facilmente influenzabile? La gente ha un cervello e il cervello filtra, fa passare quello che vuole. E alla fine il Festival di Sanremo cosa è stato? Un inno alla Costituzione e benevolenza verso i nuovi costumi. Pensiamo per caso che quelli di destra non siano in quella logica lì? Pensiamo cioè che quelli di destra siano solo Fazzolari, Delmastro e Donzelli e che ce l’abbiano coi gay? Ma no, è gente normale. Che film si fanno?”.

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