“Giorgia Meloni non è una fascista, è una persona certamente capace. Ha idee molto lontane e diverse dalle mie. Dovrà dimostrare di essere all’altezza di guidare un governo come quello italiano. Sono troppi pochi mesi che è partita. Anche quando critichiamo, io dico a tutti: usiamo misura nelle critiche”. Così Stefano Bonaccini, candidato alla segreteria del Partito Democratico, intervenendo a Coffee Break su La7 si allinea, di fatto, alle posizioni espresse dal segretario uscente del Pd, Enrico Letta, che, intervistato dal New York Times, ha rilasciato dichiarazioni concilianti nei confronti della leader di Fratelli d’Italia.

“Noi siamo stati al governo quasi ininterrottamente per 11 anni e il problema è che poi dicono ‘perché non lo avete fatto voi’? – ha aggiunto Bonaccini – Quindi ci vuole misura nella critica, anche se di critiche se ne possono fare. Sui balneari stanno facendo il contrario di quello che avevano promesso”. “Dal punto di vista della collocazione economica vedremo, ma mi pare abbia tutto l’interesse a stare dentro al patto atlantico da un lato e dentro a ciò che l’eurozona costringe dall’altro – ha continuato ancora il presidente dell’Emilia Romagna – Però, ripeto, sono partiti baldanzosi e ho l’impressione siano incorsi in qualche incidente di toppo e soprattutto voglio vedere come si comporteranno rispetto al tema Europa, perché Draghi ci sarebbe stato in quel vertice – tra Macron Scholz e Zelensky – E il fatto che l’Italia sia stata esclusa dal vertice più importante non è un buon segnale”.

Le parole del governatore hanno raccolto contestazioni. Se da una parte Schlein ha tagliato corto, sottolineando semplicemente di “non essere d’accordo” con le parole di Bonaccini, dall’altra c’è chi, in casa dem, ha espresso il proprio disappunto in maniera più forte. “Il governo Meloni è il peggiore di sempre. Nel Pd c’è chi pensa di no? È il governo delle disuguaglianze, come si fa a dire che ‘è capace’ e di ‘misurare le critiche’? Pensiamo a fare opposizione e costruire l’alternativa. Le primarie servano a questo. O almeno a fare chiarezza”, ha scritto Giuseppe Provenzano, vicesegretario Pd, in un Tweet. Stessa linea il deputato dem, Marco Furfaro: “Cancellazione fondo affitti, abolizione Reddito di cittadinanza, demolizione opzione donna, aumento tetto al contante, condoni, accise, sbarchi selettivi, sanità pubblica definanziata, autonomia differenziata. Capacissima sì, di accanirsi contro i fragili. Basta subalternità con la destra”.

Anche Bonaccini è poi intervenuto per smorzare le polemiche, definendole “strumentali”: “Ho detto che Meloni è apparsa una capace quando in Europa ha tenuto la posizione sul Patto atlantico, ad esempio sulla guerra in Ucraina. Nella stessa risposta omettono di ricordare che ho invece fatto le critiche ad esempio sul fatto che io ero a Bruxelles l’altro giorno e ho detto che era incredibile che l’Italia sia stata estromessa dai vertici principali europei. Se ci fosse stato Mario Draghi non sarebbe mai successo. Insomma io la destra preferisco batterla nelle urne, vorrei che anche altri avessero la priorità di batterla nelle urne piuttosto che nelle interviste”, ha detto in un punto stampa a Roma.

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