“Il gruppo del Ppe respinge fermamente le dichiarazioni di Silvio Berlusconi sull’Ucraina“. Dopo 36 ore si sveglia anche il Partito popolare europeo. Con un tweet il gruppo dell’Europarlamento di cui fa parte anche Forza Italia scarica l’ex presidente del Consiglio che un tempo è stato colonna portate del raggruppamento di centrodestra a Strasburgo. Quelle parole, scrive su Twitter il Ppe, “non riflettono la nostra linea politica. La Russia è l’aggressore, l’Ucraina è la vittima. Non cederemo alla narrazione di Putin e l’Ucraina può contare sul nostro pieno sostegno”. Le parole di Berlusconi, pur nell’imbarazzo raggelato, erano state derubricate in fretta sia dal governo Meloni sia dai vertici delle istituzioni europee. In tutti i casi il concetto è che “sono importanti i fatti” e la linea tenuta fin qui dall’esecutivo italiano. Un’argomentazione ribadita oggi dal vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini: “Non commento, ciascuno è libero di fare le sue affermazioni. La politica estera ha un chiaro segno” di difesa dell’Ucraina. Poi “l’obiettivo di tutti” è arrivare alla pace. Anche il ministro della Difesa Guido Crosetto ha ribadito che “la maggioranza ha una linea molto chiara”. “Mi pare che abbiamo risposto: i governi, come i parlamenti, parlano con gli atti – dice Crosetto – Questo governo ha parlato con i decreti, con l’approvazione delle mozioni parlamentari, delle risoluzioni parlamentari: mi pare che ci sia una linea molto chiara sia da parte della maggioranza, sia da parte di una maggioranza molto più ampia all’interno del Parlamento”.

Su questo si è soffermato con un articolo anche il New York Times dedicato alla premier italiana. “Meloni – si legge sul giornale americano – si è fatta valere. Ha placato le preoccupazioni internazionali sulla capacità dell’Italia di onorare i propri debiti approvando un bilancio misurato. Ha avuto incontri cordiali con i leader dell’Unione Europea e ha smorzato la sua famosa invettiva contro i migranti e le élite. Ha seguito le orme del suo predecessore, Mario Draghi, Mr Europa in persona, cercando di portare a termine il suo progetto per modernizzare il Paese con miliardi di euro in fondi Ue per la pandemia”, prosegue il New York Times, pur ricordando lo smacco del mancato invito di Macron all’Eliseo. E “mentre il suo partner di coalizione, Silvio Berlusconi, lo scorso fine settimana è diventato un vero e proprio apologeta di Putin, incolpando il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky per l’invasione russa del suo stesso Paese, la sua popolarità ha effettivamente ridotto al minimo i danni causati dai cani sciolti nella sua coalizione di destra”.

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Nella foto in alto – Berlusconi e Tajani con il presidente del Ppe Manfred Weber nel 2019

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