Gioele Mazzone, 19/7/2005, residente a Cengio (SV) – Per la tenacia e l’impegno civico con i quali promuove e sostiene le campagne di sensibilizzazione sui temi legati alla salvaguardia del territorio, al cambiamento climatico e alla sostenibilità ambientale. Gioele ha scelto di far parte della Croce Rossa Italiana dopo aver visto l’eccezionale lavoro svolto da alcuni volontari a seguito della forte alluvione che aveva colpito i territori in cui lui abita. Gioele spende ogni sua energia in attività di prevenzione dei disastri ambientali, di promozione dei corretti comportamenti in ambito ecologico e di lotta al cambiamento climatico. Negli anni ha dimostrato di possedere ottime attitudini e capacità di coinvolgimento dei giovani. Per questo si è fatto portavoce di campagne di sensibilizzazione su questi temi che lo hanno visto anche protagonista di un video realizzato da Rai Scuola.

Giovanni Scialdone, 3/12/2004, residente a Vitulazio (Caserta) – Per avere, senza esitazione, praticato manovre di rianimazione su una persona in arresto cardiaco salvandole la vita. Per la costanza con cui si impegna in un’opera di sensibilizzare sul valore delle manovre salvavita e sulla cultura del soccorso. Giovanni è un ragazzo che si impegna nello studio e che fin da piccolo ha mostrato una vocazione per la medicina e la cura delle persone. A soli 12 anni è intervenuto su una persona in arresto cardiaco praticando manovre di rianimazione, apprese in casa dai genitori, che sono istruttori di tecniche di primo soccorso. Quelle manovre hanno permesso di tenere in vita l’uomo, in attesa dell’ambulanza, e dunque di salvarlo. Da grande Giovanni vorrebbe fare il medico. Nel frattempo si impegna per diffondere la cultura del soccorso insegnando le manovre salvavita, formando altre persone alla rianimazione e all’uso del defibrillatore.

Sokona Souare, 10/7/2007, residente a Avigliana (Torino) – Per il coraggio e la determinazione con cui affronta la sua disabilità. Per la voglia di comunicare che riesce a trasmettere, e l’amicizia che è riuscita a costruire. Sokona è nata nel Mali ed è arrivata in Italia all’età di 9 anni, dopo aver affrontato un durissimo viaggio dal suo Paese di origine, attraverso la Libia e la successiva traversata nel Mediterraneo. Quando è arrivata nel nostro Paese non aveva mai visto una matita perché, diventata sorda a soli 4 anni a causa di una meningite non curata, ai bambini come lei, dove viveva, non era permesso andare a scuola. Giunta in Italia, un’insegnante di sostegno l’ha avvicinata alla lingua italiana dei segni e le si è spalancato il mondo. È diventata una ragazza completamente diversa, molto socievole e ben disposta verso chiunque manifestasse la volontà di comunicare con lei. È quello che è successo al suo primo giorno di scuola media quando Sokona ha incontrato Anna Assunta, alla quale ha insegnato l’alfabeto manuale e molti segni della LIS. In breve tempo tra le due ragazze è nata una intensa amicizia.

Francesco Spataro, 8/6/2006, residente a Celico (Cosenza) – Per la generosa attività di volontariato attraverso la quale cerca di sensibilizzare i coetanei sull’importanza della condivisione e sul valore del cibo. Francesco, impegnato fin da piccolo nello scoutismo, dal 2017 collabora attivamente come volontario del Banco Alimentare per sensibilizzare quante più persone possibile sul valore del cibo, l’importanza della condivisione e la lotta allo spreco. Ogni anno, in occasione della Giornata nazionale della Colletta alimentare, si spende per diffondere a scuola l’importanza di questa iniziativa, riuscendo a coinvolgere amici e coetanei. Francesco è molto determinato nel diffondere messaggi di solidarietà e condivisione, convinto che una maggiore giustizia nella distribuzione degli alimenti aiuti a contrastare le povertà e a rafforzare la coesione della società.

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