C’è sabbia e sabbia. Quella che si vende, quella gratuita e quella da buttare. La sabbia bianca è più cara di quella rossa, ma entrambe sono aumentate di prezzo a Niamey, capitale e cantiere permanente. I motivi dell’aumento dei prezzi della sabbia da costruzione sono molteplici. Complice il livello dell’acqua del fiume dove è più difficile trovare posti utili all’operazione. Le tasse della municipalità e il rincaro del gasolio rendono il viaggio di sabbia col camion più oneroso a seconda dalla distanza da percorrere. Molta gente vive della sabbia. Gli scavatori, i rivenditori, i trasportatori e infine i lavoratori sui cantieri che, grazie alla sabbia, sbarcano il lunario in questi tempi di recessione armata.

La sabbia gratuita si respira con la polvere, si porta in giro senza accorgersene, si adagia come un tappeto e si confonde con la cronaca. Il quotidiano dei cittadini ne è impregnato perché, dalla politica all’economia passando per il lavoro, la sabbia è come un cane fedele che aspetta il ritorno a casa del padrone. Inutile lamentarsi della lentezza della connessione del net, dell’incertezza della linea telefonica appena riparata o delle fatture esorbitanti dell’elettricità. La sabbia costituisce come il collante di un mondo che, senza di lei, cadrebbe nel mercantilismo più feroce di cui la gestione della pandemia del Covid ha dimostrato i limiti.

La sabbia da buttare, invece, si trova di norma lungo le strade della città. Passano con irregolare scadenza i pulitori che, armati di giubbetto verde, ramazza, pala e carriola ammassano la sabbia e poi la spostano più in là di qualche metro. Essa, consapevole della sua identità, torna appena possibile al posto a lei assegnato dal destino. La sabbia da buttare è costituita dalla maggioranza del popolo che vive nell’indigenza. Appare il più sovente come carico da buttare, se necessario, per salvare la nave dal naufragio. Sono decretati inutili, invisibili e superflui. Sono coloro che si sanno attraversati dalle elezioni presidenziali, le campagne elettorali, i progetti di sviluppo e le promesse di un paradiso nel caso tutto il resto andasse male. Delle tre sabbie citate quella che è aumentata di prezzo, quella gratuita e la sabbia da buttare sarà quest’ultima che, come preziosa eredità, rimarrà per sempre sulle strade della storia.

Articolo Precedente

Separare le famiglie: la punizione odiosa delle monarchie del Golfo

next
Articolo Successivo

Germania, si dimette Christine Lambrecht, discussa ministra della Difesa. A breve la nomina del successore

next