Quella di Mazda è una storia intrecciata col motore rotativo, un propulsore endotermico dalle caratteristiche uniche e del tutto diverse rispetto ai motori bielle e pistoni tradizionali. Mazda lo ha adoperato per anni sulle sue sportive di punta e lo ha utilizzato pure sulla mitica 787B, prototipo con cui il costruttore giapponese gareggiò pure alla 24 Ore di Le Mans.

Ora, a distanza di qualche anno, questo particolare propulsore torna sul mercato ma sotto forma di range extender, ovvero come piccola unità termica che funziona da generatore di corrente. A disporne sarà la nuova MX-30 e-Skyactiv R-EV, un’auto definita dalla casa madre come plug-in hybrid, cioè ibrida ricaricabile. La base tecnica, però, è quella dell’elettrica omonima di Mazda a cui, appunto, è stato aggiunto il piccolo generatore termico alimentato a benzina.

L’elettricità prodotta dal rotativo – che genera 74 CV di potenza – finisce immagazzinata in una batteria da 17,8 kWh di capacità, ricaricabile pure da una fonte di corrente esterna. L’accumulatore alimenta un propulsore elettrico da 170 CV e 260 Nm di coppia motrice, buoni per uno scatto da 0 a 100 all’ora in 9,1 secondi; mentre la velocità massima è limitata a 140 km/h.

Il rotativo entra in azione pure quando è richiesta la massima potenza o se si decide di preservare intatto il livello di carica della batteria. Sfruttando un sistema rapido a 36 kWh, la MX-30 e-Skyactiv R-EV può passare dal 20 all’80% della carica in 25 minuti, mentre con le wallbox da 11 e 7,2 kW i tempi salgono rispettivamente a 50 e 90 minuti.

Il consumo medio omologato di carburante si attesta a 1l/100 km, con emissioni di CO2 pari a 21 g/km. I prezzi di listino partono da 38.150 euro, ma per i clienti che prenoteranno il veicolo entro il 31 marzo è previsto uno sconto che, con gli incentivi statali, può raggiungere gli 8.500.

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