Non è stata riconosciuta l’applicazione della flagranza differita in particolare sotto l’aspetto della necessità e urgenza. Con questa motivazione il giudice per le direttissime di Roma non ha convalidato l’arresto di Emiliano Bigi e Filippo Lombardi, i due ultras della Roma arrestati ieri nell’ambito delle indagini relative agli scontri avvenuti domenica sulla A1. Entrambi, quindi, sono tornati in libertà. Difesi dall’avvocato Marco Bottaro, erano stati bloccati ieri dalla Digos a Roma. Il giudice ha disposto l’invio degli atti al pm, che aveva sollecitato il carcere per i due per l’accusa di rissa aggravata e che dovrà ora trasmetterli ad Arezzo. I due erano stati arrestati sul luogo di lavoro dagli agenti, nella tarda mattinata di ieri. A Bigi, che lavora come idraulico, era stato sequestrato anche un coltello. Sul punto, nel corso di una breve dichiarazione spontanea, l’uomo ha detto che il “coltello lo aveva in tasca perché lo uso nel mio lavoro“.

Diminuisce, quindi, il numero degli arresti a seguito dell’episodio definito “vergognoso” dal ministro degli Interni Matteo Piantedosi, il quale ha spiegato che tutto ciò dipende dal fatto che “l’arresto in flagranza differita è consentito in un tempo limitato“. Piantedosi, tuttavia, ha sottolineato che “ci sono identificazioni in corso ed io prendo l’impegno che ci saranno decine di provvedimenti individuali: oltre a procedimenti penali, ci sono anche Daspo ed altri provvedimenti amministrativi”. Riguardo a quanto accaduto sull’autostrada, ha spiegato Piantedosi, “stiamo già prendendo le contromisure. Noi avevamo fatto un’azione di prevenzione limitata ad evitare che i tifosi si incrociassero in autogrill e ogni domenica migliaia di unità delle forze di polizia sono impegnate lungo la rete autostradale. Era difficilmente immaginabile che il livello di improntitudine arrivasse al punto che queste persone giungessero in ordine sparso su auto private”.

Domani, ha quindi proseguito il ministro, “incontro i vertici di Federazione e Lega calcio e prendo l’impegno di condividere con loro una linea di rigore, non solo quando c’è l’episodio. Daremo all’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive indicazioni improntate alla massima precauzione. Segnalo comunque – ha aggiunto – che se si riducono a fare questo (gli scontri in autogrill, ndr) è perchè l’azione all’interno degli stadi è efficace. Ne prenderemo atto e ne terremo conto per adattare i provvedimenti che si adotteranno”. Possibile, ha ribadito, il divieto di trasferta “quando avremo dei segnali da alcune tifoserie“. Nella valutazione del ministro, infine, non servono nuove leggi, bastano quelle esistenti.

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