Non seguo Un posto al sole, per cui le considerazioni che farò in questo articolo sono di natura esclusivamente “militante”, e non vogliono valutare – in bene o in male – la qualità della soap opera ambientata a Napoli. Di questa serie tv ho visto, e in un passato abbastanza lontano, alcune puntate. La serialità “all’italiana” non mi entusiasma, per cui la mia difesa (non d’ufficio) al bacio “gay” mandato recentemente in onda è, appunto, una questione di attivismo politico.

Premesso ciò, ché è sempre opportuno dichiararsi “di parte” quando ciò avviene, proverò a spiegare perché difendo sia il bacio tra due uomini, che tanto scalpore ha fatto nelle utile ore, sia la decisione da parte della soap più celebre in Italia di sdoganare l’“amore” tra persone dello stesso sesso.

Con un inciso: quello andato in onda non è un “bacio gay”, ma un bacio. Tra uomini. L’argomento amoroso è il filo rosso (e robustissimo) che fa da collante a tutte le soap che sono passate sui nostri teleschermi. Amore (il corsivo è d’obbligo) che, ad uno sguardo più ampio, raggiunge a volte i connotati del paradossale e del grottesco. Pensiamo, ad esempio, ad alcune protagoniste femminili di due famosissime produzioni americane: Brooke Logan, di Beautiful, e Reva Shayne, di Sentieri (rispettivamente interpretate da Katherine Kelly Lang e da Kim Zimmer).

Si legge, della prima, su Wikipedia: “Già coniugata Forrester, Chambers, Jones, Marone e Spencer”. A voler fare un esercizio di matematica elementare, e contando i cognomi, la protagonista di Beatiful si dovrebbe essere sposata almeno cinque volte. Se non che, i Forrester sono almeno tre (come i cristalli dell’amore in Sailor Moon): Eric, Ridge e Thorne. E lei, la nostra eroina, li ha sposati tutti e tre. E ben più di una volta. I matrimoni, dunque, sono molti di più. Cosa che dovrebbe dar scandalo ai sostenitori della famiglia tradizionale. E se consideriamo che i Forrester sono parenti tra loro, Brooke è stata sia nuora sia matrigna, sia cognata di ognuno di loro.

Sorte non dissimile ha avuto il personaggio di Reva: sposata con H.B. Lewis, ricco petroliere, ma da sempre innamorata di Joshua – figlio di quest’ultimo – e poi sposata anche col fratello di lui, Billy. Ovviamente, la storia con Joshua va in parallelo (anzi, dovremmo dire che anticipa) con le peripezie di casa Forrester: innumerevoli sono i matrimoni di questo personaggio. E, spoiler tardivo, un altro elemento accomuna queste nozze, nelle due serie americane: il cattivo gusto.

Insomma, tra accoppiamenti, incroci, rapporti sessuali con elementi dello stesso nucleo familiare, a volte anche in caso di incoscienza (è un must trovarsi a letto col “fratello di” dopo una colossale ubriacatura), il concetto di “sacralità del matrimonio” – se vogliamo attenerci a categorie religiose – è stato ampiamente abusato dalle sceneggiature di Beautiful e di Sentieri. Eppure non ricordo una levata di scudi rispetto a abitudini “sentimentali” che dovrebbero essere viste come sterco del demonio per il pubblico più sensibile, cristianamente parlando, e – più laicamente parlando – come diseducative da parte di un’utenza più attenta a preservare il mos maiorum dell’eteronormatività. Eppure così non è stato.

Per un bacio “gay”, invece, pare stia scoppiando un putiferio. Recuperando, per altro, l’evergreen del “chi pensa ai bambini?”. Sì, perché tra le opposizioni argomentative più cretine di tutti i tempi, si può leggere (qua e là) che quel bacio tra due uomini potrebbe turbare i minori. In un contesto, come quello contemporaneo, in cui è appurato che l’accesso alla pornografia – se proprio vogliamo parlare di eccessi, e un bacio tra uomini non lo è di certo – avviene intorno all’undicesimo anno d’età. E di fronte a una realtà dei fatti dove sui canali streaming quali Netflix, Prime e Disney+ le storie d’amore (e a volte anche solo di sesso) tra persone Lgbt+ sono ormai sdoganate da anni.

Lo stupore, insomma, non starebbe tanto nel fatto che è stato trasmesso un bacio gay, quanto che la Rai si sia allineata a una rappresentazione della sessualità e dell’affettività che altrove è ampiamente quotidianizzata. Verrebbe da dire, insomma, meglio tardi che mai. Ma non possiamo dire neanche questo: non è il primo bacio tra persone dello stesso sesso in Un posto al sole, mi suggeriscono persone che seguono la soap da anni. Insomma, pare che si sia fatto di un innocente bacio una questione di Stato. Forse pilotata da una stampa che ha voluto inseguire il sensazionalismo da social e i pruriti omofobi di qualche utente che non ha ancora capito che un bacio tra gay è una realtà come tante.

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