“L’eventuale soppressione dei delitti contro la pubblica amministrazione dal meccanismo ostativo, compresa l’associazione a delinquere finalizzata alla commissione di tali delitti, l’ulteriore riduzione dell’area di applicazione del reato di abuso di ufficio, l’innalzamento a 5mila euro del limite dei pagamenti in contanti, iltaglio alle spese per le intercettazioni, strumenti indispensabili per l’accertamento di reati dei colletti bianchi. Tutte queste intenzioni annunciate da lei e dal suo governo determinano, insieme all’assenza di leggi adeguate sul conflitto di interessi e sul lobbismo, un depotenziamento della capacità di risposta dello Stato al fenomeno della corruzione nelle sue molteplici declinazioni”. Lo ha detto il senatore del Movimento 5 stelle, Roberto Scarpinato, in commissione Giustizia, rivolgendosi al ministro Carlo Nordio, al termine delle comunicazioni sulle linee programmatiche del suo dicastero.

“Ci domandiamo – ha aggiunto Scarpinato – se avete valutato i costi economici per il Paese di questo depotenziamento della risposta penale nella fase storica in cui le ingentissime risorse economiche del Pnnr hanno mobilitato gli interessi di comitati di affari, delle mafie, di articolate reti corruttive che operano nell’ombra della massoneria deviata. Il governo è consapevole del concreto pericolo che ingenti somme di denaro vengano distratte dalle finalità pubbliche e disperse nel buco nero della corruzione e della gestione clientelare del potere pubblico?”.

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