Qui sembra che al Sud il lavoro non ci sia e che non ci sia la possibilità di lavorare. Quando io ho iniziato a lavorare, non è che ho trovato subito il lavoro dei miei sogni. Ho iniziato a contribuire alla società, mi sono formata e poi nel percorso di vita sono arrivata a fare il lavoro dei sogni”. È una delle tante argomentazioni singolari propugnate contro il reddito di cittadinanza dalla deputata di Fratelli d’Italia, Ylenja Lucaselli, che, ospite di “Coffee Break” (La7), si rende protagonista di un botta e risposta con la parlamentare del M5s, Chiara Appendino.
Lucaselli respinge quella che lei chiama “formula giornalistica”, ovvero la tesi secondo cui il governo Meloni voglia abolire il reddito di cittadinanza. “Vogliamo solo rimodularlo”, afferma la deputata, che, però, incalzata dal conduttore Andrea Pancani mostra molta confusione.

“Entro l’agosto del prossimo anno gli occupabili perderanno il reddito di cittadinanza – osserva Pancani – Questo possiamo dirlo?”.
“Certo, in realtà quelle persone si chiamano ‘abili al lavoro'”, replica la deputata che glissa attaccando i 5 Stelle per aver scritto una norma sbagliata.
Pancani tiene il punto e chiede: “Se una persona potenzialmente occupabile non trova lavoro, che succede?“.
“Questa argomento viene utilizzato in modo strumentale“, ribatte Lucaselli.
“No, guardi, io non ho la tessera del M5s in tasca”, risponde il giornalista.

La deputata meloniana racconta la propria esperienza lavorativa, a voler dimostrare che le proposte di lavoro vengono spesso rifiutate, e rincara: “Ma lei mi spiega perché anziché formare e inserire nel mondo del lavoro un ragazzo di 30 anni, lo teniamo a casa col reddito di cittadinanza?”.
Chiara Appendino non ci sta: “Io sono basita nel sentire le parole della collega Lucaselli. Traspare esattamente il messaggio politico che questo governo rappresenta, e cioè che nel nostro paese, se sei povero, sei colpevole e te la sei cercata“.
“Ma no, non è vero”, insorge Lucaselli.
“Lei ha parlato di trentenni occupabili – continua Appenino – Ma lo sa che di quei 600mila percettori una grandissima parte sono persone over 50 che faranno fatica a rientrare nel mondo del lavoro? E state anche togliendo l’integrazione economica ad altre 200mila persone che lavorano. Toglierete dal primo settembre un sussidio a 800mila persone senza dare un’alternativa. Che colpa hanno queste 200mila persone se a loro vengono dati 4 euro all’ora?”.
“Diamo l’alternativa del lavoro, diamo la voglia di tornare a lavorare“, risponde Lucaselli.

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