L’Associated Press ha licenziato James LaPorta, il reporter che la scorsa settimana aveva fornito informazioni sbagliate sul missile caduto in Polonia lo scorso 15 novembre, attribuendo la responsabilità dell’uccisione di due persone alla Russia. Lo riporta il Washington Post dopo aver consultato alcune fonti impiegate nella testata giornalistica. Da quanto si apprende, il licenziamento è stato notificato lunedì.

L’agenzia di stampa americana, poco dopo l’esplosione del missile in un villaggio polacco vicino al confine con l’Ucraina, aveva diffuso la notizia che individuava la Russia come responsabile dell’incidente. Nella nota diffusa, si citava, in qualità di fonte, un anonimo “alto funzionario dell’intelligence statunitense” secondo il quale “i missili russi erano caduti in Polonia, membro della Nato, uccidendo due persone”.

La notizia ha fatto il giro del mondo, con le cancellerie mondiali preoccupate per un possibile allargamento del conflitto all’Alleanza Atlantica. La Polonia, infatti, è un Paese membro della Nato e l’esplosione di un missile nel suo territorio avrebbe potuto innescare una risposta militare occidentale in base alle disposizioni dell’organizzazione internazionale. L’articolo 5 della Nato stabilisce che “le parti convengono che un attacco armato contro una o più di esse in Europa o nell’America settentrionale sarà considerato come un attacco diretto contro tutte le parti”.

Quanto riportato dall’agenzia di stampa statunitense è stato però smentito dalla Polonia e dalla stessa amministrazione americana. Il giorno dopo, l’Associated Press, ha pubblicato un’altra versione della notizia, evidenziando che “la fonte si era sbagliata” e precisando che “i missili erano di fabbricazione russa e molto probabilmente erano stati lanciati dall’Ucraina per difendersi da un attacco russo”.

Secondo il Washington Post, LaPorta non ha commentato il licenziamento. Lui, 35 enne ed ex Marine statunitense, aveva prestato servizio in Afghanistan. Poi era entrato nell’agenzia di stampa nel 2020, dopo aver svolto per diversi anni il lavoro di giornalista freelance. L’Associated Press non ha attribuito ufficialmente la responsabilità della diffusione delle informazioni sbagliate a James LaPorta, ma l’intervento di Lauren Easton, la portavoce della testata, non lascia spazio ad altre interpretazioni: “I rigorosi standard editoriali e le pratiche dell’Associated Press sono fondamentali per la missione di AP come organizzazione di notizie indipendente. Per garantire che i nostri rapporti siano accurati e basati sui fatti, rispettiamo e applichiamo questi standard, incluso l’uso di fonti anonime. Quando i nostri standard vengono violati, dobbiamo adottare le misure necessarie per proteggere l’integrità della notizia. Non prendiamo queste decisioni alla leggera, né si basano su incidenti isolati”.

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