Oltre all’annunciato condono, il governo Meloni studia una revisione dei reati tributari. Che, secondo La Stampa, potrebbe tradursi in un colpo di spugna: gli evasori che accettano di pagare il dovuto verrebbero sollevati da ogni pendenza con la giustizia. A preannunciare l’idea era stato il viceministro dell’Economia con delega al fisco Maurizio Leo, che intervenendo a Quarta Repubblica aveva parlato della necessità di rivedere il “sistema sanzionatorio”. Ma aveva anche frenato, spiegando: “Questo non si può fare subito, bisogna fare una riforma fiscale che si farà da gennaio in poi. Bisogna fare una delega fatta bene e poi i decreti legislativi”. Il quotidiano torinese scrive invece che il piano per “fermare i processi in corso” sarà contenuto in un pacchetto di norme fiscali che “tempo qualche giorno verrà approvato a Palazzo Chigi”.

Leo ha fatto l’esempio di chi ha presentato la dichiarazione Iva ma “non onorato il suo debito tributario, ha omesso o non ha dichiarato correttamente”. In questo caso, al momento la sanzione è duplice: per infedele dichiarazione e omesso versamento e “la cablatura – ha spiegato – è dal 110 al 220%. L’idea sembrerebbe dunque quella di evitare duplicazioni. La Stampa – secondo cui “se ne è discusso due giorni fa in una riunione tecnica mentre la premier saliva sul volo per l’Indonesia” – parla appunto di un provvedimento assai più incisivo: cancellare “la punibilità per gravi reati tributari e senza soglia, già esclusa per le somme inferiori ai centomila euro“, soglia abbassata dal governo Conte nel 2019 dopo che Renzi l’aveva alzata nel 2015.

Resterebbero comunque da definire molti dettagli. In particolare, “L’evasore che paga otterrà l’estinzione del reato o la sua non punibilità?”. Cambia molto: se il debitore fa un accordo con il fisco e accetta di versare il dovuto a rate ma poi smette di pagare, il processo a suo carico nel primo caso non ripartirà, nel secondo sì.

Pochi dubbi invece sul condono: stando alle bozze del provvedimento saranno cancellate le cartelle esattoriali fino a 1000 euro precedenti il 2015, mentre il dovuto sarà dimezzato per quelle fino a 3mila e potrebbero essere ridotte le sanzioni, probabilmente al 5%, mentre aggi e interessi andrebbero del tutto cancellati. Ci sarà poi la possibilità di rateizzare gli omessi pagamenti.

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