Il ministero del Tesoro statunitense e altri dipartimenti di Stato americano avrebbero suggerito alle principali banche del paese di continuare a mantenere rapporti con alcune aziende russe, in particolare quelle che operano nei settori energetico, agricolo ed alimentare. Lo scrive l’agenzia statunitense Bloomberg che cita tra gli istituti interessati anche i colossi Jp Morgan e Citigroup. Si sarebbe trattato di un invito “sussurrato” che si inquadra nella più ampia azione che sta portando avanti la Casa Bianca. Come riportato nei giorni scorsi dal Wall Street Journal in questi mesi il consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan ha mantenuto un canale di dialogo con il segretario per la sicurezza russo Nikolaj Patrušev e con il consigliere di Putin Jurij Ušakov. Il Washington Postha riferito di pressioni di Washington su Kiev perché consideri la possibilità di avviare trattative con Mosca.

Durante un’audizione parlamentare dello scorso 21 settembre il deputato democratico Brad Sherman aveva rinfacciato ad alcune banchieri l’utilizzo di alcune scappatoie per continuare a fare affari con Mosca. “Stiamo solo seguendo le istruzioni del governo americano” ha risposto il numero uno di Jp Morgan Jamie Dimon. Secondo le ricostruzioni esiste un disallineamento tra gli orientamenti del Congresso e quelli della Casa Bianca che sta cercando un punto di equilibrio nei rapporti con il Cremlino calibrando le ricadute delle sanzioni e limitando gli impatti sugli approvvigionamenti alimentari globali. “Il Congresso deve capirlo: il governo degli Stati Uniti non ha imposto un embargo completo con la Russia, ci sono ancora sacche di affari consentite”, ha aggiunto Dimon.

In particolare Washington starebbe salvaguardando l’operatività del colosso russo del gas Gazprom e dei produttori di fertilizzanti Uralkali e PhosAgro. Le banche americane sono quindi state invitate a continuare operazioni come trasferimento di denaro, linee di credito e cambio di valuta. “La sicurezza alimentare globale si basa in modo critico su queste transazioni che quindi devono continuare “, ha affermato Jim O’Brien, capo dell’Ufficio di coordinamento delle sanzioni del Dipartimento di Stato. “Continuiamo a chiarire e anche a rassicurare le banche e gli altri soggetti coinvolti nel commercio di prodotti agricoli che questo settore non è colpito da sanzioni”

Questo orientamento della Casa Bianca era noto nelle sue linee generali ma la specificità di alcune indicazioni è stata appresa solo ieri. I portavoce di Citigroup e JPMorgan hanno rifiutato di commentare, così come il portavoce del deputato Sherman. Un rappresentante del Dipartimento del Tesoro ha affermato che è stata fornita una guida al settore bancario per assicurarsi che le attività per gli aiuti umanitari, l’energia e l’agricoltura siano mantenuti in essere. Come scrive Bloomberg il gioco di equilibrio delle banche statunitensi è particolarmente complesso. Un alto dirigente di banca ha descritto come a fronte delle spinte del governo Usa a fare affari con determinate società si contrappongono anche le sanzioni Ue che complicano le operazioni. .

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