Circa 70mila percettori del reddito di cittadinanza non hanno ancora ricevuto il versamento per il mese di ottobre. L’Inps sulla sua pagina facebook riconosce il problema spiegando che “non è stato possibile procedere il 27 con la pubblicazione dei rinnovi a causa della mancata ricezione degli esiti di alcuni controlli“. L’ente evoca “cause non imputabili alla volontà degli enti consultati” e garantisce che “non appena la situazione si sbloccherà” verrà avviata una sessione straordinaria di lavorazione e pagamento delle pratiche. A ritrovarsi nel limbo, però, non sono solo persone in attesa del rinnovo previsto dopo i primi 18 mesi di percezione ma anche beneficiari che avevano già ottenuto il via libera alla proroga del sussidio e percepito la mensilità di settembre. Intanto, dai commenti degli utenti sulla stessa pagina Inps per la famiglia emerge un altro nodo: i genitori single sempre nel mese ottobre si sono visti ridurre l’importo dell‘assegno unico. Non hanno ricevuto la maggiorazione di 30 euro a figlio che in base al decreto 230/2021 spetta ai nuclei in cui entrambi i genitori lavorano, ma fino a settembre era stata versata anche a chi cresce un bambino da solo. “Perché un genitore che è rimasto vedovo e lavora ha meno diritto di una famiglia in cui fortunatamente i genitori che lavorano sono due?”, lamenta una madre chiedendo spiegazioni.
Il mancato versamento del rdc di ottobre – “Già nel mese di luglio ho fatto domanda per il reddito di cittadinanza. Passato il mese e mezzo normale di attesa dalla fine della precedente pratica usufruita per 18 mesi, con esito positivo in agosto, percepisco il normale accredito fino al 27 del mese di settembre”, ha scritto un lettore a ilfattoquotidiano.it, spiegando di aver poi saputo che stando a una circolare interna “in data 27 – giorno appunto del teorico pagamento – starebbero facendo ulteriori controlli per i nuclei familiari singoli con individuo minore di 26 anni o eventuali pratiche non contenenti i dovuti documenti, ma avendo io 50/51 anni non rientro. Come non rientro nella categoria di persone senza i relativi documenti”. Ma quali sono le verifiche che hanno impallato la macchina organizzativa? In parte riguardano il possesso di macchine o moto con cilindrata superiore a quella massima consentita dal decreto sul rdc: su questo c’è una convenzione con l’Aci. Va poi ricordato che da giugno è partito su tutti i richiedenti il controllo automatizzato sulla presenza di condanne con sentenza passata in giudicato da meno di dieci anni per i reati che comportano la revoca del beneficio. Era previsto già dal decreto del 2019 che ha istituito il rdc, ma è stato reso operativo solo con la legge di Bilancio per il 2022 che ha disposto la trasmissione dall’Inps al ministero della Giustizia dell’elenco dei beneficiari. Di conseguenza dall’inizio di ottobre è stata anche aggiornata la domanda telematica di Reddito.
I genitori single senza maggiorazione – L’altra beffa riguarda l’assegno unico che dallo scorso marzo ha sostituito tutti gli aiuti per le famiglie con figli. Come aveva anticipato una settimana fa l’agenzia Dire, le famiglie monogenitoriali e monoreddito non stanno più ricevendo la maggiorazione di 30 euro per ogni figlio. La spiegazione? Stando alla legge non ne hanno diritto, perché spetta solo alle coppie con due redditi da lavoro. Finora dunque sarebbe stata versata loro per errore. Tanto che alcuni si sono visti chiedere il rimborso. “E’ stata applicata la normativa che prevede che la maggiorazione spetti solo in caso entrambi i genitori lavorino. Ai genitori unici non spetta la maggiorazione”, si limita a chiarire uno dei curatori della pagina Inps per la famiglia. “Avete penalizzato le mamme sole”, “Ho sempre percepito 205 euro e questo mese 175. Sono ragazza madre quindi unico genitore e lavoro”, “sono una mamma single di 2 gemelli di 3 anni. Questo mese nel mio assegno unico ci sono 60 euro in meno. La trovo una grave ingiustizia“, sono alcuni dei commenti pubblicati sulla pagina facebook dell’istituto previdenziale. “Sono sola con un figlio, stipendio part time, e ora Inps mi chiede anche il rimborso. Ma veramente??? Sono scioccata e delusa”, scrive una madre.
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