Il Consiglio dei ministri ha approvato l’ipotesi di rinnovo del contratto del Comparto Sanità sottoscritta a giugno che già aveva ottenuto semaforo verde dal ministero dell’Economia. Per il via libera definitivo ora manca solo l’assenso della Corte dei Conti che dovrebbe arrivare entro 15 giorni. “Per oltre 500mila lavoratori aumentano i salari e le tutele. Per i circa 270mila infermieri ci sono tra i 146 e i 170 euro in più al mese. Aumentare le risorse e valorizzare il ruolo dei nostri professionisti sanitari è la chiave per un sistema salute più vicino a tutti i cittadini”, afferma il ministro della Salute Roberto Speranza. “Il rinnovo del contratto del comparto sanità approvato definitivamente oggi in Cdm – aggiunge – é un passo importante per la valorizzazione delle donne e gli uomini del nostro Servizio Sanitario Nazionale. Sono loro la risorsa più importante che abbiamo”.

“Rispetto al rinnovo del Ccnl del comparto sanità, voglio ricordare che non solo mettiamo più risorse nelle buste paghe di quasi 600mila professionisti sanitari e operatori del Ssn, ma valorizziamo il loro operato e introduciamo innovazioni che il settore aspettava da tempo, riconoscendo anche l’impegno in prima linea durante l’emergenza Covid. Gli operatori sanitari troveranno nelle buste paga – a decorrere dal 1° gennaio 2021 – un incremento medio a regime degli stipendi tabellari di 91 euro medi per 13 mesi e una rivalutazione dei Fondi destinati alla contrattazione integrativa di 12 euro mese per 13 mensilità. L’accordo, includendo anche le indennità, permette di riconoscere incrementi medi, calcolati su tutto il personale del comparto, di circa 175 euro medi mensili, corrispondenti a una percentuale di rivalutazione del 7,22%”. Ha sottolineato il ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta.

“Grande soddisfazione per l’approvazione da parte del Consiglio dei ministri dell’ipotesi di Contratto 2019-21 del comparto Sanità. È un passo avanti decisivo verso il traguardo, alla fine di una lunga procedura di approvazione del contratto firmato il 15 giugno scorso. Manca solo la certificazione finale della Corte dei conti che ha 15 giorni di tempo dal ricevimento dell’accordo”. Così il presidente Aran, Antonio Naddeo. “Dalla firma definitiva del Ccnl del comparto sanità, adesso, ci separa solo il passaggio alla Corte dei Conti. Siamo fiduciosi a questo punto che si possa chiudere entro fine ottobre, in modo da percepire gli arretrati già a partire dalla busta paga di novembre”. Lo dice il segretario nazionale del sindacato degli infermieri Nursind, Andrea Bottega, esprimendo soddisfazione per il via libera nel Cdm di oggi.

Articolo Precedente

Roma, sciopero dei corrieri Sda contro i licenziamenti: “Andiamo avanti finché Poste non ci darà spiegazioni”. Tensione con la polizia

next
Articolo Successivo

Protesta dei rider a Firenze, contestato il presidente della Regione Giani: “Vattene”. E la piazza chiede più diritti (video)

next