Francesco Bellomo è stato prosciolto dalle accuse di stalking e violenza privata: “il fatto non sussiste”. È quanto disposto dal giudice per l’udienza preliminare di Bergamo, Vito Di Vita, per tre dei quattro casi che riguardavano le allieve della scuola per magistrati di Bellomo. Per il quarto caso, invece, l’accusa è stata derubricata in tentata violenza privata e il fascicolo è stato trasferito a Massa Carrara per competenza territoriale, perché è lì che si sarebbe verificato il reato come ha dichiarato l’avvocato dell’ex consigliere di stato, Beniamino Migliucci.

Per questa vicenda Bellomo è stato sospeso dalla magistratura, nell’ambito di un parallelo procedimento disciplinare. I fatti risalgono agli anni compresi tra il 2013 e il 2018: Bellomo concedeva ad alcune allieve di non pagare i corsi di formazione, ma, secondo l’ipotesi dell’accusa, chiedeva in cambio di seguire un preciso dress code nelle occasioni ufficiali.

L’inchiesta iniziò dopo alcuni articoli pubblicati sulla stampa: il procedimento penale è iniziato a Bari, per poi essere spostato a Bergamo per competenza territoriale. Le quattro ex allieve non hanno mai denunciato l’accaduto. Il filone milanese dell’inchiesta era già stato archiviato, mentre a Piacenza l’ex giudice era stato assolto. Bellomo era anche indagato a Roma per calunnia nei confronti di Giuseppe Conte ed è stato archiviato.

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