Eccoci qui, tre giorni al voto. Una campagna elettorale assurda e confusionaria, figlia di una scelta sciagurata di alcuni partiti nel far cadere il governo Draghi in piena emergenza e crisi mondiale. I responsabili politici hanno nomi e cognomi ben conosciuti: Giuseppe Conte, Matteo Salvini e Silvio Berlusconi. Questi tre personaggi hanno moltissime cose in comune, vediamole.

Per prima cosa tutti e tre hanno una stretta vicinanza a Putin. Berlusconi ha un’amicizia storica e non c’è neanche tanto gusto a ricordarlo. Un anziano di 86 anni che avrebbe dovuto stare a casa con i nipotini e non rendersi ridicolo sui social. Salvini ha addirittura stretto un accordo politico con il partito di Putin. In un Paese normale un soggetto del genere sarebbe indagato per alto tradimento alla propria nazione, invece si candida alle politiche. Giuseppe Conte, invece, nella sua breve esperienza politica ha avuto stretti legami con il Cremlino e soprattutto ha una posizione sulla guerra in Ucraina e sulle sanzioni molto simile a Salvini e Berlusconi.

La posizione di Conte è sempre più pericolosa e assurda in queste ore in cui l’Ucraina sta dimostrando di poter addirittura vincere la guerra. Conte, mentre ciò accade e Putin minaccia la guerra nucleare, afferma che l’Italia non deve più mandare armi in Ucraina e che l’Italia deve avere una posizione autonoma da America e Europa. Insomma, forse molti non ci stanno pensando ma per me è sempre più probabile un’alleanza di Conte con Salvini e Berlusconi.

D’altronde le giravolte di Giuseppi non ci sorprenderebbero. Oltre ad aver già governato con la Lega, Giuseppe Conte ha un altro amico in comune con Salvini, Berlusconi e Meloni, ossia Trump, che da poco non ha nascosto la sua simpatia per Conte. Ecco, questo è il vero punto politico di queste elezioni che tutti sottovalutano: un governo di ultradestra con Conte. Ed è incredibile come il camaleonte Conte stia attirando voti della sinistra, aiutato dalla ditta D’Alema e Bersani. Il grande stratega Enrico Letta, dalle sue abitudini parigine, è riuscito a distruggere e svuotare il Pd da ogni ipotetica attrattiva politica. Una campagna elettorale, quella di Enrico il fuggitivo, che ha aiutato in tutti i modi la destra e Conte. E come se non bastasse in queste ore in povero Letta afferma: “Un gran risultato di Conte al sud è molto utile”. Insomma, per il segretario dem al sud è meglio votare 5Stelle.

Incredibile? No, o è studiato o è da stupidi. Scegliete voi la risposta. In ogni caso è tutto paradossale e pericoloso. Conte, idolatrato da un certo sistema di informazione spesso coincidente in questi anni con i no vax, i no alle armi e i filo putiniani, ha punti di contatto sempre più evidenti con la destra ma viene osannato dalla sinistra sempre più a sinistra fino ad arrivare a destra. Questo il vero punto di queste elezioni. Questo quello che non è emerso per nulla: Conte che secondo me andrà al governo con la destra e che inconsciamente o colpevolmente è aiutato dalla ditta della sinistra.

A tutto questo c’è un’unica speranza. Una speranza concreta e coerente. L’unico modo per riavere Draghi al governo è un ottimo risultato della lista Calenda-Renzi. Non ci sono altre opzioni. E sono pronto a scommettere: se servissero i voti alla destra, Giuseppe Conte sarà pronto a darli. E da ultimo non dimentichiamo che anche per l’elezione del Presidente della Repubblica Conte ha collaborato fino all’ultimo con Salvini. In fondo è semplice, segui il filo rosso-russo e scoprirai le future alleanze.

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